Ascoli - La Polizia
di Stato verso le ore 18.45 di domenica 1 ottobre è intervenuta
presso un’abitazione privata ubicata lungo la statale 16 ove era
stata segnalata la presenza di una persona accoltellata. Il personale
della “Squadra Volante” del Commissariato di S. Benedetto del
Tronto giunto velocemente sul posto notava una persona seduta sugli
scalini di ingresso dello stabile con gli abiti indossati
completamente intrisi di sangue.
Vistose tracce di sangue venivano
notate anche sul prospicente marciapiedi e all’interno dell’androne
dello stabile e delle scale.
Dopo una veloce ricostruzione dei fatti
si accertava quindi che l’uomo poco prima notato sugli scalini
dell’ingresso di origini albanesi e non in regola con il permesso
di soggiorno, aveva poco prima accoltellato ad una gamba il proprio
figlio maggiorenne al culmine di una lite familiare che lo aveva
visto frapporsi tra i genitori a difesa della madre che era oggetto
di pesanti minacce da parte del marito in quel momento in stato di
ubriachezza.
Gli agenti raggiunto l’appartamento ove i fatti erano
accaduti rinvenivano all’interno del lavello della cucina il
coltello utilizzato ancora intriso di sangue procedendo poi a
raccogliere le testimonianze degli altri familiari e, a cura del
personale della Polizia Scientifica, ai rilievi del caso.
L’accoltellato, non presente sul posto all’arrivo della Volante,
si era recato presso il locale Pronto Soccorso ove veniva
immediatamente medicato stante la copiosa perdita di sangue e
successivamente dimesso con una prognosi di 15 giorni salvo
complicazioni.
Il padre, sentito il Pm di turno, veniva tratto in
arresto e dopo gli accertamenti di rito associato presso la Casa
Circondariale di Marino del Tronto a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.