Ascoli Piceno - L’ascolano Eros Seghetti è riuscito, la notte scorsa, a conquistare il titolo italiano dei pesi mediomassimi per KOT alla quarta ripresa, sul ring allestito nella Piazza del Popolo di Ascoli Piceno gremita dal pubblico, contro l’abruzzese Luca Spadaccini.
Un match molto intenso ed equilibrato terminato da un assalto dell’ascolano che non ha lasciato scampo all’avversario.
Ma vediamo nel dettaglio: nella prima ripresa Seghetti mantiene la lunga distanza cercando di colpire l’avversario con allunghi e diretti.
Dal secondo round i pugili combattono ravvicinati e spesso finiscono avvinghiati e separati dall’intervento dell’arbitro; Seghetti, comunque, riesce a centrare l’avversario con colpi più precisi al piccolo e grande bersaglio.
Nella terza ripresa emerge Spadaccini che assesta vari colpi al volto dell’ascolano arrivando a metterlo in difficoltà.
Durante la quarta ripresa, quando Spadaccini appariva più fresco e mobile dell’avversario, dopo uno scambio di colpi, l’abruzzese si ritrova con la schiena alle corde e viene colpito prima da un gancio destro che lo stordisce e subito dopo viene raggiunto da una gragnola di ganci al volto interrotta solo dall’intervento dell’arbitro, quando lo vede barcollare vistosamente. Il referee inizia a contare ed arriva fino a sei, ma Spadaccini non è ancora lucido e continua visibilmente a vacillare, a questo punto l’arbitro interrompe il match decretando la vittoria di Eros Seghetti per KOT.
Il pubblico che gremisce la grande piazza si infiamma e saluta il nuovo campione italiano che viene abbracciato e portato in trionfo anche dal suo stesso avversario.
Un momento magico per il maestro Roberto Ruffini della Ruffiniteam di Monteprandone che a poco più di un mese dalla vittoria a Genova dell’altro suo pugile Luca Di Loreto neocampione italiano dei supermedi è riuscito a conquistare un secondo titolo con la brillante vittoria di Seghetti.
Presenti all’evento l’assessore allo sport di Ascoli Piceno Domenico Stallone, la promoter Rosanna Conti Cavini ed il campione italiano dei supermedi Luca Di Loreto.
Massimo Pietroselli