“Questo
stabilimento non rappresenta solo un’industria, ma un pezzo
fondamentale della nostra storia manifatturiera, un patrimonio che ha
avuto un impatto significativo anche a livello nazionale. Il Governo
ha coscienza e contezza di questa realtà”.
Queste le parole del
presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, nelle
dichiarazioni rilasciate alla stampa prima dell’inizio
dell'assemblea pubblica svoltasi questo pomeriggio presso
l’auditorium Adriano Luzi di Comunanza, dedicata alla vertenza
dello stabilimento Beko.
Presenti anche il commissario per la
Ricostruzione Guido Castelli, il sottosegretario al Ministero
dell'Economia e delle Finanze Lucia Albano, numerosi parlamentari
marchigiani e gli assessori regionali alle Attività Produttive
Andrea Maria Antonini e al Lavoro Stefano Aguzzi insieme a tanti
sindaci del territorio. La partecipazione delle istituzioni si è
unita all'appello del sindaco di Comunanza, Domenico Sacconi, che ha
sottolineato l'importanza di mantenere alta l'attenzione sulla
vicenda, considerando l'impatto devastante della possibile chiusura
dello stabilimento per l'intera area montana.
“Dalla comunicazione
con il Ministro Urso e il governo centrale emerge una forte
attenzione riguardo all’impatto della vertenza Beko su questo
territorio - ha aggiunto il presidente -. Non possiamo permetterci di
ridurre la capacità produttiva né di perdere un elemento cruciale
della nostra industria manifatturiera. È essenziale riconoscere
l’importanza dell’occupazione, sia diretta che indiretta, che
Beko offre nel Piceno. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per
garantire un futuro sostenibile per questo stabilimento e per la
comunità circostante” ha concluso. L'incontro ha riunito
istituzioni locali, regionali e nazionali, sindacati, lavoratori,
associazioni di categoria e i sindaci dei Comuni delle province di
Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, l’assessore del Comune di Fabriano
Maurizio Serafini, altra sede della multinazionale coinvolta nella
vertenza, il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti presidente di ANCI
Marche e del Consiglio Nazionale ANCI, il presidente della Camera di
Commercio delle Marche Gino Sabatini: una testimonianza dell'ampia
mobilitazione per difendere il futuro del territorio. "Il piano
industriale presentato da Beko è inaccettabile – ha sottolineato
Aguzzi -. La fusione tra Whirlpool e Arcelik è stata vista e attesa
come un'opportunità per rafforzare un settore, quello
dell’elettrodomestico, che ha bisogno di essere rilanciato. Le
istituzioni locali, insieme al governo e alla Regione Marche, hanno
lavorato instancabilmente per sostenere questo percorso, collaborando
con i sindacati e i lavoratori. È fondamentale che si considerino
proposte che possano effettivamente valorizzare il nostro territorio.
Spostare la produzione da Comunanza sarebbe un grave errore, che
comprometterebbe non solo l'occupazione, ma anche il tessuto
industriale locale".
"Siamo attivamente coinvolti nei
tavoli ministeriali, poiché è fondamentale far sentire la presenza
della nostra Regione – ha ribadito Antonini -. Stiamo già cercando
risposte positive e abbiamo ottenuto risultati incoraggianti per
l'area di crisi complessa che interessa questo territorio, grazie a
finanziamenti adeguati. Crediamo fermamente che, più risorse
riusciremo a mobilitare, più potremo rafforzare il tessuto
industriale locale. È cruciale assicurare le risorse necessarie per
proteggere il nostro patrimonio industriale, che non è solo un
valore per il nostro territorio, ma per l'intera regione. Siamo tutti
in prima linea, unendo le forze con i lavoratori e le istituzioni
locali, per affrontare le sfide attuali e rilanciare il nostro
territorio. Con una strategia efficace e il supporto del Ministero,
possiamo creare un futuro migliore per la nostra comunità". Il
commissario Castelli ha sottolineato come la vertenza rischi di
compromettere l’accelerazione impressa alla ricostruzione, rendendo
necessario un intervento risolutivo. Il sottosegretario Lucia Albano
ha espresso la propria vicinanza ai lavoratori dello stabilimento di
Comunanza e agli altri stabilimenti coinvolti, evidenziando che il
governo ha già avviato misure di protezione tramite la Golden Power,
che consente di mantenere attivo il tavolo delle trattative. Il 5
dicembre si terrà una seduta aperta del consiglio provinciale di
Ascoli Piceno dedicata alla crisi Beko, mentre il 10 dicembre è in
programma un incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy
a Roma, dove si attende un confronto decisivo con i vertici
aziendali.