Il nuovo sistema di “presa in carico” dei cittadini che non riescono a prenotare le prestazioni sanitarie entro i termini prescritti, ha comportato, a sua volta, al momento, una “lista di attesa” di circa dodicimila utenti che stanno aspettando di essere richiamati dagli operatori del centro unico di prenotazione per conoscere la data in cui potrà essere erogata la prestazione sanitaria richiesta.
La vicenda più preoccupante, però, è quella che detta lista, invece di decrescere, aumenta ogni giorno di più.
Di fronte a tale macroscopica quanto grottesca disfunzione organizzativa, che non risolve assolutamente la problematica in essere, sconcertano le indicazioni impartite agli operatori del servizio di dare precedenza alle richieste di prestazioni sanitarie avanzate il giorno o i giorni immediatamente precedenti e non di scorrere la lista partendo dalle richieste più remote.
L’applicazione di tale paradossale ed iniquo criterio comporta, di conseguenza, che chi è in lista da più tempo rischia di non essere mai chiamato dagli operatori dell’istituito nuovo servizio, acuendo, in tal modo, la contrapposizione tra gli utenti e gli incolpevoli operatori.
Considerato che il fenomeno ha assunto proporzioni gigantesche e coinvolge l’intera collettività con i conseguenti gravissimi oneri che si ripercuotono in particolare sulle classi meno abbienti, riteniamo che in merito debba essere fatta chiarezza e soprattutto, se si vuole veramente venire incontro alle esigenze dei cittadini, procedere ad assumere nuovo personale da dedicare a tale delicatissimo servizio, evitando di lasciare la gestione dello stesso ad alcuni operatori del CUP, già fin troppo stressati, ovvero, in maniera totalmente illegittima, ad alcuni volontari del servizio civile.
Ascoli Piceno, lì 26/02/2025
CISL FP
Igino Giorgio Cipollini