Che l’energia elettrica, insieme al gas, stia raggiungendo livelli di costo da capogiro, non è un mistero. Questo fenomeno sta toccando tutti, senza sconti, e sta mettendo in seria difficoltà famiglie e imprese.
L’arrivo dell’inverno, poi, non migliora le cose, anzi, fa temere che la spesa già onerosa che ha colpito le famiglie negli ultimi mesi, possa raggiungere livelli mai toccati prima e creare non pochi disagi.
Ciò nonostante, come tutte le difficoltà, bisogna cercare di affrontare anche questa, rimboccarsi le maniche e trovare tutte le soluzioni più idonee ad abbattere il più possibile i costi dell’energia, riducendone l’incidenza sul bilancio familiare.
Il primo passo, per riuscire con successo a risparmiare sulla corrente elettrica, è senza dubbio passare in rassegna tutte le fonti di maggiore consumo che risucchiano più energia per funzionare.
Partendo dai grandi elettrodomestici, fino agli sprechi che neanche si prendono in considerazione, perché magari non si conoscono e persino i veicoli elettrici, che richiedono una spesa maggiore rispetto al passato.
Fermo restando che bisogna prestare la massima attenzione ai grandi elettrodomestici, come già accennato, perché sono quelli che certamente consumano più energia in casa e contribuiscono a rincarare le bollette, è opportuno non perdere di vista anche i “piccoli consumi”.
Tante volte sono proprio questi che, per dimenticanza o semplicemente perché sottovalutati, rischiano di drenare più corrente di un forno e una lavatrice insieme.
Le ricariche dei dispositivi digitali, ad esempio, come le lampadine accese, i dispositivi in stand-by, anche la stessa auto o bici elettrica rischiano di minare il budget da destinare alle spese elettriche tanto quanto un grosso dispositivo.
Per ridurre i costi, ad esempio, una buona alternativa potrebbe giungere dai dispositivi a batteria, ricaricabili o meno, che possono arrivare a prestazioni molto elevate e, quindi, durare più a lungo, in base al condensatore che montano al loro interno.
Questi, infatti, servono a regolare l’immagazzinamento di energia che rilasciano per tutto il funzionamento del dispositivo. In base alla tipologia di condensatore, che può essere di alluminio, elettrolitico, al litio, dipende la durata della batteria. Per farsi una cultura più approfondita in tal senso, basta dare un’occhiata a portali specializzati; a tal proposito, sul sito di RS è possibile comprendere le diverse prestazioni dei condensatori e delle batterie.
Forti di questo, si può pensare di sostituire alcuni dei dispositivi normalmente alimentati a corrente con quelli alimentati a batteria, che montino condensatori elettrolitici in grado di allungare i tempi di carica ed essere degni sostituti di un qualunque dispositivo o elettrodomestico a corrente.
La sostenibilità di un dispositivo a batteria è affiancata anche dalla sostenibilità economica e ambientale di un veicolo a motore elettrico o ibrido.
Questi, infatti, rispetto a un motore tradizionale, alimentato a benzina o gasolio, tendono a consumare meno, proprio perché alimentati elettricamente.
Non è un caso che le vendite di auto elettriche stiano conoscendo un forte incremento negli ultimi anni. Ciò nonostante, i rincari dei costi energetici stanno colpendo anche questo comparto, riducendo di conseguenza i risparmi che si erano riusciti a ottenere con l’acquisto di questo veicolo.
In tal senso, però, le nuove tecnologie stanno sperimentando batterie sempre più performanti, in grado di montare super condensatori capaci di immagazzinare molta energia in poco tempo, tanto da richiedere un tempo di ricarica non superiore a 90 secondi.
Una vera innovazione, sperimentata per la prima volta da Mahle Powertrain e Allotrope Energy, che ha saputo sposare i vantaggi di super condensatori alle batterie normalmente in uso nel settore, come quelle agli ioni o al litio.
Viene da sé, dunque, pensare che veicoli alimentati con batterie del genere possano ridurre i costi di ricarica anche per i veicoli elettrici, consentendo in questo modo di fronteggiare meglio i rincari degli ultimi tempi.