Nuova attività Lorenz sushi poke & fusion.
Ascoli - La nostra azienda vuole affrontare i cambiamenti in atto e quelli che verranno con il coraggio e la dignità che da sempre la contraddistinguono, stimolando e sviluppando azioni di miglioramento continue per rispondere positivamente alla domanda sempre in evoluzione e sempre giustamente più esigente.
Dopo essere stati colpiti direttamente dal terremoto con la chiusura di più della metà dell'azienda dal 2017 a maggio 2019 poi la pandemia che ha massacrato il nostro settore, la devastante perdita del nostro socio Enzo e adesso questa pazza guerra.
Al momento non è possibile per nessuno capire come sarà il futuro, la televisione, i giornali e tutti i media insieme ci disegnano scenari non molto rassicuranti per il futuro, la situazione del Piceno è sotto gli occhi di tutti le aziende che continuano a chiudere o a de localizzare , il centro storico che risente della concorrenza dei centri commerciali . Una cosa è certa e penso la abbiano capita tutti nel mondo del lavoro nulla è più sicuro aumentando però le spese in maniera rilevante utenze e costi di materia prima . Nel frattempo il mercato della città nella somministrazione di alimenti e bevande sta cambiando profondamente decine e decine io ne ho contate 35 di aperture che stanno turbando il mercato. Delle nuove aperture non sappiamo quante sono meteore destinate a chiudere e quante invece resisteranno una cosa è certa la concorrenza è molto più agguerrita di prima. Pensiamo però che una situazione del genere alla lunga premi le aziende più strutturate , più organizzate e più reattive ai cambiamenti e che possa creare una sorta di selezione naturale per la quale i più forti se supportati da una buona professionalità e intuizioni commerciali , diventeranno ancora più forti e più deboli spariranno,ma nel frattempo sarà dura. Ma questo non è garantito prima dobbiamo capire rimettere al centro il cliente, l’immagine , il servizio , la cortesia, l’accoglienza , la pulizia , l’organizzazione.
Dobbiamo trovare la forza di cambiare alcune cose la perdita di Enzo ci ha di certo spiazzati ci ha dato un colpo veramente forte che ci ha storditi talmente da non riuscire più a gestire in maniera adeguata il locale Birreria a fianco al Lorenz Storico del resto era impossibile sostituirlo.
Ci abbiamo pensato molto abbiamo cercato di intuire come sta cambiando il nostro settore in Città e in generale in Italia e nel mondo.
In Italia, vi è stato un incremento di ristoranti etnici, che non sono più una novità o una moda e che soprattutto nei giovani diffondono un nuovo modo di mangiare, con diverse giustificazioni, non ultima quella economica. Oggi in Italia questi ristoranti, tra grandi e piccoli, sono quasi duecentomila e ancor più interessante è che tra i ristoranti di nuova apertura quasi uno su tre è di tipo etnico. La frequenza degli italiani in questi ristoranti sta orientando su nuovi gusti la loro alimentazione ed è in continua ascesa, riguardando quasi la metà della popolazione, soprattutto i giovani tra i diciotto e i trentaquattro anni che preferiscono in particolare la cucina cinese, seguita da quella giapponese, messicana e indiana.
Oggi in Italia vi è la presenza di quasi sei milioni di nati all’estero e dai più diversi paesi, circa il dieci per cento dei residenti, un fenomeno che ha significativi riflessi sulla cucina e di conseguenza anche sull’agricoltura.
E' abbastanza evidente a tutti che la grande trasformazione stia già avvenendo sotto i nostri occhi; voglio dire, le nostre città sono ormai piene di sushi, kebab, ristoranti indiani, eccetera, per non parlare dei ristoranti cinesi che ormai da quarant’anni sono una parte importante dell’offerta ristorativa. E mi sembra altrettanto evidente che questi tipi di locali si rivolgano in particolare a un pubblico giovane.
Le nuove generazioni , per loro mangiare un piatto di tagliatelle alla bolognese o un sushi è quasi la stessa cosa, sono esperienze diverse, ma comunque appaganti. Infatti, il nostro sistema economico si sta già adeguando a questa realtà: l’Italia è il secondo produttore al mondo di riso per sushi, così come la Germania è il primo produttore al mondo di kebab.
Tra le novità culinarie spiccano il sushi e il poke, tendenze food che arrivano rispettivamente dal Giappone e dalle dalle Hawaii il Poke che si presenta come un gustosissimo derivato del sushi, spopolando in tutto il mondo.
La nostra intenzione è quella di fondere queste tradizioni con quella Italiana.
Da un indagine sul food delivery cioè il cibo portato a case dalle varie compagnie deliveroo, jast eat etc. il poke ha superato anche la pizza ed è primo nelle classifiche è triste ma è la realta.
Fermo restando che la cucina del Lorenz continuerà a cucinare i prodotti della tradizione con cuochi Italiani secondo la tradizione Italiana e locale.
Sarà nel nuova cucina che aprirà a vista nel locale ex birreria che avrà una sua collocazione come Sushi e poke di qualità.
Questo ci permetterà nuove sperimentazioni i cuochi interagiranno tra di loro e cresceranno a vicenda, Le due cucine avranno modo di fondersi in alcune ricette e tecniche di preparazione.
Fusion è un termine anglosassone che significa fusione inteso come mettere insieme, fondere.
Per molti il termine fusion indica una moda e un modo nuovo e originale per proporre piatti che non appartengono alla nostra tradizione: in realtà il concetto di cucina fusion è manifesto di una trasformazione culturale.
La
cucina fusion in generale sposa ingredienti di una tradizione
culinaria o di una cucina, come ad esempio quella italiana, con altre
per dar vita a nuove ricette, nuovi piatti e nuovi sapori.
Viene
ritenuta moderna e globalizzata, ma di moderno in realtà ha ben poco
se non il fatto che va di moda.
La cucina fusion ha quindi un significato ben preciso: rappresenta un mix non solo di ingredienti, ma anche di usanze, storia, tradizione.
Oltre al gusto, la cucina fusion mescola inoltre tecniche e idee, per risultati creativi e insoliti: sperimentazione come parola d’ordine.
Se ci pensiamo bene i piatti di cucina fusion possono anche accostare prodotti tipici italiani, provenienti da determinate zone geografiche, con ingredienti o tecniche culinarie che arrivano da altri paesi. L'OLIVA RIPIENA ha nella sua ricetta la noce moscata che certamente non è di produzione autoctona.
Spesso la trasgressione ai fornelli è vista come un tradimento alla cultura locale e non come opportunità di crescita
quasi a non volersi rendere conto che la cucina è contaminazione, nonché un'arte in movimento che non si può fermare. E di fronte alle correnti di immigrazioni, sempre più le cucine diventeranno un crogiuolo di prodotti, sapori e profumi. La vera cucina italiana sarà quella che riuscirà, ferma sulle proprie diversità culturali dei territori, anche ad aprirsi alla contaminazione.