Violenza di genere, centrodestra rifiuta di discutere la proposta di legge per il Reddito di Libertà

Violenza di genere, centrodestra rifiuta di discutere la proposta di legge per il Reddito di Libertà

Cesetti: “Dalla maggioranza solo una ingannevole solidarietà di facciata per le donne vittime di violenza”.

ANCONA – La maggioranza di centrodestra rinvia per l'ennesima volta la discussione in consiglio regionale della proposta di legge per il l’istituzione del Reddito di Libertà alle donne vittime di violenza, mandando su tutte le furie il consigliere del Partito Democratico Fabrizio Cesetti, primo firmatario del testo depositato ormai quasi due anni fa.


Quello che sta facendo il centrodestra nelle Marche – afferma Cesetti – è ignobile. Sono ormai più volte che la nostra proposta di legge arriva in aula e viene puntualmente rinviata in commissione dalla maggioranza. Tra l’altro, non stiamo parlando di una delle tante e inutili leggi-marchetta approvate dal centrodestra nel corso di questi quasi cinque anni, ma di un provvedimento serio, che prova a incidere su un tema sociale di grande rilevanza: sostenere e accompagnare le donne che subiscono violenza e sono prive di un lavoro stabile e retribuito, in un percorso di autonomia che miri anzitutto a liberarle dal ricatto della dipendenza economica. Infatti, è spesso l’impossibilità di provvedere a sé stesse, e a volte ai propri figli, a costringere le donne a restare prigioniere dei propri aguzzini, continuando a subire soprusi. E quelle che trovano comunque il coraggio di andarsene rischiano di finire in mezzo a una strada”.


Voglio proprio vedere – attacca Cesetti - con quale coraggio l’8 marzo il presidente Acquaroli, gli assessori e i consiglieri regionali del centrodestra andranno a fare le loro passerelle nelle iniziative che si terranno per la Giornata internazionale della Donna. Sono certo che non mancheranno di dispensare belle parole e grandi promesse nei confronti delle donne vittime di violenza o in stato di indigenza. Tutti sappiano, però, che quella solidarietà di facciata è un inganno gigantesco, perché quando è stato il momento di agire, tutto il centrodestra si è tirato indietro”.


Ma la vergogna più grande – conclude Cesetti – è che l’ostruzionismo nei confronti di questa misura, tra l’altro rifinanziata a livello nazionale dal governo Meloni, è dovuto solo ed esclusivamente alla volontà della giunta regionale e della sua maggioranza di non voler intestare a me e al gruppo del Partito Democratico questa legge di civiltà. Ma io penso che questo provvedimento dovrebbe essere patrimonio di tutti e non terreno per squallidi calcoli elettorali. La motivazione data dal presidente Latini, ovvero che non ci sarebbe la copertura finanziaria necessaria per approvare la legge, non sta in piedi. Il compito istituzionale del consiglio regionale è legiferare e la giunta deve mettere a disposizione le risorse necessarie. Diversamente, significherebbe che in aula veniamo una volta a settimana a fare solo le chiacchiere. E a me questa politica inconcludente non sta bene”.