Il recente bilancio approvato dal governo guidato da Giorgia Meloni prevede una riduzione significativa dei fondi destinati ai Comuni italiani. L'impatto sarà particolarmente gravoso per i piccoli Comuni marchigiani, che nei prossimi cinque anni subiranno un taglio complessivo di ben 44 milioni di euro sulla spesa corrente. Questa decisione rischia di compromettere seriamente la qualità dei servizi offerti ai cittadini e la manutenzione delle infrastrutture locali.
Il sindaco di Folignano e vice segretario del Partito Democratico delle Marche con delega agli enti locali, Matteo Terrani, ha espresso forte preoccupazione riguardo a questi provvedimenti: "Una manovra iniqua e inaccettabile che continua a fare cassa sugli enti locali, senza tenere conto dei veri sprechi che si annidano a livello centrale e nei ministeri".
Terrani ha sottolineato come questi tagli incideranno negativamente sulla vita quotidiana dei cittadini, evidenziando l'iniquità di tali scelte politiche: "Il governo si dimostra forte con i deboli e debole con i forti. È un Robin Hood al contrario! Queste politiche avranno l’unico effetto di aumentare le disuguaglianze, in un momento particolarmente critico sotto il profilo economico e sociale".
Oltre ai tagli agli enti locali, resta il grave definanziamento della ricostruzione post-sisma 2016. Il governo non ha restituito i 90 milioni di euro sottratti, limitandosi ad approvare un generico ordine del giorno privo di valore economico concreto. "Nei bilanci servono fondi certi, non vuote promesse. Fratelli d'Italia si è limitato a scippare ai terremotati risorse già stanziate dai governi precedenti, senza offrire alcuna garanzia reale per il futuro" ha denunciato il deputato PD Augusto Curti.
La gestione del Commissario Castelli appare sempre più imbarazzante: di fronte a questo ennesimo taglio, il governo continua a minimizzare, mentre ai territori colpiti dal sisma viene negato il sostegno di cui hanno bisogno. La cancellazione del Superbonus 110% e della Zona Franca Urbana rappresentano ulteriori segnali di disinteresse verso la ricostruzione e lo sviluppo economico delle aree colpite.
Marco Belardinelli, componente della segreteria regionale del PD, ha definito questi provvedimenti come "l’ennesimo colpo alle nostre comunità dell’entroterra, condotto dal Governo nel silenzio complice dell’amministrazione regionale".
In un contesto in cui i cittadini italiani vedranno aumentare le spese militari e diminuire quelle per welfare e sanità pubblica, queste decisioni appaiono come un ulteriore passo verso l'aumento delle disuguaglianze e la riduzione dei servizi essenziali per le comunità locali.
È fondamentale che il governo riveda queste scelte e consideri l'impatto reale che tali tagli avranno sulle comunità locali, già provate da sfide economiche e sociali significative.