La Pneumologia al collasso assistenziale, inaccettabile situazione che mette a rischio la sicurezza del personale infermieristico, oss e dei degenti

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La Pneumologia al collasso assistenziale, inaccettabile situazione che mette a rischio la sicurezza del personale infermieristico, oss e dei degenti

Chiediamo assunzioni stabili da graduatorie concorsi e mobilità in entrata non più rinviabili. Invitiamo tutte e tutti ad aderire allo Sciopero generale USB del 13 dicembre per inviare un segnale forte e inequivocabile a questa Dirigenza e alla Politica del Piceno e Regionale.

La scrivente Organizzazione sindacale, congiuntamente agli RSU USB, è costretta nuovamente a denunciare rappresentando la non congruità del personale attualmente assegnato data l’alta complessità dell’assistenza nel reparto in oggetto.
Questa volta si tratta di un reparto di fondamentale importanza per l’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli Piceno, nonché di eccellenza della sanità ascolana (si veda l’impegno fondamentale profuso durante la pandemia Covid la pneumologia dell’Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno
Dotata di 22 posti letto, di cui 4 per la terapia sub – intensiva, (che sono anche arrivati a 7 posti letto) tutti monitorizzati, e 2 posti letto riservati ai pazienti in isolamento per Covid positivi, TBC o altre malattie infettive, la struttura fa affidamento con solo 2 unità infermieristiche e 2 OSS per turno!
Assolutamente insufficienti per erogare una assistenza in sicurezza sia per i pazienti che per il personale sanitario costretto a carichi di lavoro insostenibili che comportano un elevato rischio clinico, situazione che non più accettabile.
Carenza di personale, dunque, al limite del collasso del sistema, turn over inesistente, grandi difficoltà a coprire turni in caso di ferie, spesso illegittimamente negate, o malattia di un collega, ma soprattutto l’esistenza di una terapia sub-intensiva che dovrebbe per il minutaggio dovuto avere un infermiere dedicato con un infermiere presente e l’altra unità dedicata a tutti gli altri 18 degenti compresi i pazienti Covid e\o in isolamento.
Una terza unità infermieristica, fuori turno nel turno di mattina, è stata sottratta andando a gravare ulteriormente il carico di lavoro per le due sole unità infermieristiche in turno.
Inoltre nel reparto sono presenti pazienti con ventilazione assistita, fino anche a 9 pazienti, anche loro che necessitano di una alta complessità assistenziale.
La qualità dell’assistenza infermieristica erogata, dipende in parte dalle competenze tecniche, relazionali ed educative dell’operatore, ma dipende in parte anche dal numero di degenti che ciascun operatore deve assistere.
Da evidenze scientifiche internazionali è dimostrato che il numero ottimale è di 6 a 1 cioè 6 pazienti assistiti da un’unita infermieristica.
Ogni unità operativa, ospita degenti più o meno complessi dal punto di vista clinico, più o meno complessi dal punto di vista assistenziale e in ciascun luogo di cura il tempo necessario per l’assistenza varia enormemente.
Se si tiene conto del D.M. 13 settembre 1988, il numero di infermieri in terapia sub_ intensiva dovrebbero essere esattamente il doppio (cioè 6 in luogo di 3 pz) e nel reparto di degenza non ordinaria stesso discorso, ovvero esattamente il doppio di quelli attualmente operanti.
Per tutti i motivi sopra esposti, riteniamo indispensabile e non più rinviabile l’implementazione della dotazione organica e chiediamo di intervenire con urgenza.
CHIEDIAMO quindi l’assegnazione di un numero congruo di infermieri per la Pneumologia con un carico assistenziale come sopra descritto che non può essere inferiore alle 3, 4 unità infermieristiche a turno, e di 2 OSS a turno nelle h24.
Facciamo appello anche al Sindaco di Ascoli Piceno e a tutti i sindaci del Piceno e ai consiglieri Regionali eletti nel territorio per intervenire con interrogazione urgente in consiglio Regionale e chiedere a Assessore Sanita Marche la garanzia di un’assistenza di qualità con aumento del personale infermieristico e OSS attualmente assegnato, affinché intervengano su questa vicenda. Il silenzio da parte della Politica sulla drammatica situazione che si vive giornalmente in AST AP per carenza di personale assegnato alla Assistenza diretta nei reparti di degenza, non è più accettabile.
Se la Direzione non è in grado di garantire un'assistenza sicura e adeguata, attivandosi per assumere personale Infermieristico e OSS dalle graduatorie di Concorso e di mobilità in entrata, (invece di continuare a diminuire operatori sanitari in servizio), è giunto il momento di fare un passo indietro.
Basta con le scuse: è tempo di agire per la tutela della salute costituzionalmente dovuta nella nostra AST AP.
Invitiamo tutte e tutti ad aderire allo Sciopero generale USB del 13 dicembre per inviare un segnale forte e inequivocabile a questa Dirigenza e alla Politica del Piceno e Regionale.
La USB Provinciale Ascoli Piceno congiuntamente ai delegati RSU USB AV5, chiede dunque un immediato intervento, affinché non si protragga ulteriormente una situazione di vera emergenza , diciamo inoltre che non siamo più disponibili ad accettare modelli organizzativi, senza mai un confronto come sancito dal Contratto Nazionale vigente con i delegati RSU eletti a rappresentare le lavoratrici e lavoratori AST AP che comportino ulteriori carichi di lavoro per il risicato numero di operatori in servizio e ci riserviamo di intraprendere, quindi, ogni forma di lotta sindacale consentita dalla legge per difendere la dignità dei lavoratori e dei loro diritti negati.

Ascoli Piceno, 25\11\2024
USB Ascoli Piceno
USB RSU AST AP