Oggi è il 1 Maggio queste notizie insieme a quelle sulle morti bianche sul lavoro non dovranno più avere futuro.
I carabinieri di Livorno hanno arrestato dieci persone indiziate di sfruttamento del lavoro di 67 extracomunitari ospitati nel Cas di Piombino, impiegati per la raccolta di ortaggi e olive e per la pulizia di vigneti nelle province di Livorno e Grosseto.
La misura di custodia cautelare in carcere riguarda persone di nazionalità pakistana, che sfruttavano loro connazionali e bengalesi.
Picchi di 10 ore giornaliere, senza le pause previste, con una retribuzione "ampiamente al di sotto degli 10,56 euro previsti dalla contrattazione. In un caso addirittura pari a 0,97 centesimi all'ora, con sistematica violazione delle norme in materia di sicurezza e igiene".
L'indagine, coordinata dalla procura livornese e condotta dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia dei carabinieri di Piombino con il supporto del nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro di Livorno, avrebbe consentito di ricostruire, spiegano gli inquirenti, "l'illecito utilizzo di manodopera posto in essere da 6 titolari di ditte individuali operanti nel settore agricolo, i quali, avvalendosi anche di altri soggetti per il reclutamento, il trasporto giornaliero e il controllo dei lavoratori" avrebbero impiegato, approfittando del loro stato di bisogno, 67 extracomunitari ospitati nel "Cas Le Caravelle di Piombino".