Attilio Acciaccaferri: 'La mia candidatura non è una candidatura personale, rappresenta un'area che non sarebbe stata rappresentata in queste elezioni comunali'

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Attilio Acciaccaferri: 'La mia candidatura non è una candidatura personale, rappresenta un'area che non sarebbe stata rappresentata in queste elezioni comunali'

Procaccini (PD): " Attilio Acciaccaferri, che è la candidatura di un indipendente, nella nostra lista, che rappresenta un mondo, in particolar modo quel mondo che all'ultimo momento si è visto privato dei diritti di poter partecipare a una competizione elettorale". 

Nella conferenza stampa indetta dal PD di Ascoli Piceno Attilio Acciaccaferri spiega come è giunto alla candidatura com e indipendente nella lista del PD.

"Ripercorro un pò le tappe che mi hanno portato a questa candidatura. - dice Attilio Acciaccaferri - Ovviamente la mia candidatura, questo tengo a precisarlo, non è una candidatura personale, ma rappresentativa di un'area che, come diceva giustamente Angelo Procaccini, altrimenti, non sarebbe stata rappresentata in questa competizione elettorale, perché sappiamo tutti quello che è successo. Io ringrazio il Partito Democratico per la possibilità che ci è stata data di candidarci, parlo al plurale proprio perché la mia non è una candidatura personale, come ho detto, ma una candidatura rappresentativa di un'area politica che negli anni ha rappresentato dei valori, ha sempre detto la propria idea, confrontandosi, certe volte, come diceva Angelo, anche se ci siamo visti su fronti opposti, ma sempre nell'interesse e nel bene di questa città.

La mia candidatura è una candidatura da indipendente nel Partito Democratico. Chi mi conosce sa la mia storia, è una storia ispirata sostanzialmente da una storia centrista, una storia che mi ha visto, se non in prima linea, ma in tutti questi anni nel rispetto dei valori della dottrina sociale della Chiesa, una storia che comunque poi fa anche le persone. Questa non è una candidatura, è l'ultima candidatura per un'alternativa di valori a questa a destra, un'alternativa di rappresentanza anche politica e noi abbiamo sempre considerato le istituzioni come un bene per la città e non un bene per i singoli attori coinvolti. Oggi faccio mio anche in questa sede l'appello del Vescovo di costruire un futuro di pace: sono i nostri principi che hanno ispirato insieme agli amici dell'area centrista, che hanno ispirato la nostra azione politica.

Raccontiamo, anche se già in precedenza l'amico Francesco Viscione, l'amico Valeriano Camela, Maria Stella Origlia hanno ben rappresentato quanto è successo, ma per diritto di cronaca penso che sia opportuno un attimo ripercorrere tutto quello che è accaduto. I nostri amici avevano proceduto con un ragionamento sulla città per rappresentare quest'area, poi senza motivo, ancora oggi noi non sappiamo qual è il vero motivo dell'esclusione di questi amici, ci siamo ritrovati senza possibilità di rappresentare quest'area politica che mi onoro di rappresentare. Parlando con Angelo Procaccini e con l'onorevole Agostini abbiamo avuto la possibilità di candidarci come indipendenti nel partito democratico, soprattutto per rappresentare una storia e difendere una storia che altrimenti qualcuno arbitrariamente aveva deciso di cancellare.

Non dimentichiamoci, questa è una citazione che per me è molto importante, che un paio di anni fa sfidammo la potenza della Roma imperiale, come ricordano le mura di Roma. Quindi faccio appello a questo tenace carattere di tutti gli ascolani forti della propria storia, dignità ed orgoglio affinché si possa governare questa nostra meravigliosa città e rappresentare i valori di coerenza, amicizia e solidarietà con persone rappresentative di questa storia. Noi ringrazio il partito democratico per averci dato il diritto di tribuna.

Noi siamo per rappresentare gli interessi dei giovani di questa città. Come diceva Angelo, c'è anche un ragionamento generazionale. Uno dei motivi per cui sono stato convinto della candidatura è proprio questo discorso generazionale per una Ascoli diversa, che possa riprendere effettivamente il valore di una città trainante che negli ultimi cinque anni si è persa.

Di questo Angelo ti ringrazio, ringrazio anche gli amici che in questa battaglia mi sostengono per rappresentare anche loro convintamente, se non proprio in Consiglio comunale, ma attraverso la mia candidatura, dei valori che in questa città hanno determinato delle scelte importanti per la crescita della città. L'impegno dei nostri amici di Viscione, di Camela, di Maria Stella Origlia, di tutti gli altri, rappresentano l'impegno sulla città, è palese e penso che sia visibile sotto gli occhi di tutti. Io volevo in qualche maniera, oltre alle motivazioni politiche che hanno portato alla nostra scelta, io parlo della nostra scelta perché è una scelta di un'area politica e questo è fondamentale, non di un singolo che il sabato mattina ha deciso di candidarsi, ma di un gruppo che ha ritenuto importante la rappresentanza politica in questa città.

Ovviamente, oltre alle motivazioni politiche, noi riteniamo che sia giusto offrire degli spunti programmatici sulla città per poter, anche insieme al Partito Democratico, portare avanti le nostre battaglie in questi cinque anni di consigliatura. In questi cinque anni noi procederemo con le nostre proposte e poi speriamo che vengano recepite. Parto da una delle più importanti, potenziare il tratto ferroviario Ascoli-San Benedetto come metropolitana di superficie, ipotizzando la vallata del Tronto come la città del Tronto.

Il recupero del progetto della ferrovia Ascoli-Roma come obiettivo programmatico dell'area compresa tra Ancona e Pescara. Su due aspetti fondamentali voglio porre l'attenzione oggi in questa conferenza stampa. L'aspetto della sanità.

Stiamo assistendo a un ridimensionamento dei reparti, stiamo assistendo a delle liste di attese interminabili, a dei professionisti che se ne vanno. Cinque anni fa, questo lo ricordo perfettamente, il sindaco Fioravanti stava protestando davanti all'ospedale. Questi sono temi fondamentali per il cittadino, quindi noi invitiamo il sindaco a una presa di posizione chiara e netta sulla sanità.

Perché non può essere che quando si ha l'opposizione si protesta e quando si ha il governo non si aiuta questo territorio. Quindi da questo punto di vista chiediamo un impegno concreto del Sindaco a manifestare insieme a noi per la tutela della sanità. Chiedo ad Angelo Procaccini, e penso che ci sia un'occhiata da parte del Partito Democratico, una mobilità sulla sanità coinvolgendo tutti i corpi intermedi che ci possa comunque aiutare in questa battaglia della sanità e che coinvolge purtroppo tutti i cittadini.

Sulla sanità non ci sono né cittadini di serie B o di serie A, né cittadini di serie di destra o di sinistra. Ci sono cittadini che purtroppo devono superare la struttura ospedale. Quindi questo è uno dei primi impegni, Angelo, che io ti chiedo di portare avanti a tutela della nostra sanità.

Altro punto fondamentale: noi abbiamo assistito alle vicende dell'Asco di Calcio. Su questo punto chiediamo un impegno concreto del Sindaco a tutelare la nostra gloriosa società e a risolvere il problema dello Stadio. Quindi su questi sono alcuni punti che noi chiediamo e che il Partito Democratico possa ricevere che devono essere il nostro faro in questi cinque anni di consigliatura.

Chiudo dicendo, per ribadire, che la candidatura mia, rappresentativa di un gruppo, nasce da un'esigenza di libertà e di spirito democratico che la motiva. Quindi questo è il motivo per cui noi abbiamo deciso di candidarci. Soprattutto per portare avanti il programma che abbiamo detto, ma soprattutto affinché sia data la possibilità a un'area democratica di poter essere rappresentata.

Chiudo dicendo, ogni voto che sarà dato alla mia persona sarà un voto di protesta contro questa destra prevaricatrice.

Chiediamo: qui oggi è presente anche Viscione, questo significa che il gruppo che è stato escluso dal centro-destra ora è nel centro-sinistra?
"Non è nel centro-sinistra, come ho ribadito, la mia candidatura è da indipendente. Quindi noi abbiamo deciso di candidarci come indipendenti nel Partito Democratico, che io ringrazio perché ci ha dato la possibilità quantomeno di presentarci".

Ribadiamo, sì, però di fatto è una posizione diversa da quella che c'era prima, la possibilità di entrare nel centro-destra in una lista del centro-destra. Aveva ragione il centrodestra a temere la vostra presenza?

"E' chiaro che la demagogia è semplice e facile, essendo il valore degli avversari vogliono farci demagogia intorno a questa storia, la fanno. Per noi è stata una candidatura che deriva dal fatto dell'esigenza di tutelare come esigenza democratica, che è l'esigenza di poter permettere a tutti i cittadini di concorrere per le elezioni.

Quindi non c'è stata nessuna volontà di passare da destra a sinistra e qui se c'è qualcuno che ha subito un danno per me e per meri conti elettorali è stata proprio quest'aria. Perché noi avevamo fatto questo percorso, poi qualcuno ha detto che non era più vero. Ad oggi non ne conosciamo i motivi perché nessuno ce l'ha comunicato e quindi non abbiamo ritenuto opportuno, per il rispetto della democrazia, di correre in questa tornata elettorale chiedendo asilo al Partito Democratico.

Se ovviamente tutti siamo liberi di dire la nostra, ma intorno a questo discorso è chiaro che ogni tentativo di demagogia io la respingo al mittente.Perché soprattutto, e questo è importante e lo ripeto, siamo uomini liberi. Non siamo legati a niente, abbiamo le nostre idee, i nostri valori e siamo uomini liberi ".

Il segretario comunale del PD di Ascoli Piceno Angelo Procaccini dice : "Ci sembrava opportuno provocare questa conferenza stampa per in parte chiudere un po' il cerchio e in parte, anche come Partito Democratico, raccontare e motivare quella che è la candidatura di Attilio Acciaccaferri, che è la candidatura di un indipendente, nella nostra lista, che rappresenta un mondo, in particolar modo quel mondo che all'ultimo momento si è visto privato dei diritti di poter partecipare a una competizione elettorale, che è agli sgoccioli, un mondo che ha sempre, negli anni e tutti gli appuntamenti, detto la propria, un mondo che allo stesso tempo, con il quale non sempre ci siamo ritrovati nelle idee, ma che reputiamo opportuno, abbia diritto di partecipare alla vita del dibattito pubblico, politico e cittadino. E per questo ci è sembrato opportuno, in qualità di un partito che si chiama Democratico, di non poter privare, a differenza di quello che ha fatto il Sindaco uscente, questa componente civica e politica della nostra città, di partecipare. Per questo abbiamo accolto nella nostra lista Attilio, in particolar modo Attilio perché comunque, almeno per quanto mi riguarda come segretario del Partito Democratico, rappresenta quella generazione che sta portando il Partito Democratico verso un nuovo corso, quindi io e Attilio abbiamo esattamente la stessa età e quindi anche lui può rappresentare, per la sua componente, qualcosa di nuovo da qui ai prossimi mesi e speriamo nei prossimi anni, sempre nel rispetto della diversità, delle idee, delle caratteristiche di ognuno.

E questo penso comunque che sia dovuto, perché il Partito Democratico è nato con questa idea di essere un partito ampio, alla luce di quello che era il famoso sistema bipolare elettorale, è ovvio che nelle amministrative il sistema elettorale è complesso, però da un punto di vista culturale il Partito Democratico non si può permettere di fare in modo che all'interno dell'humus politico e cittadino spariscano delle realtà, delle sensibilità. Questo è stato il motivo per cui dopo anni il centrosinistra, i riformisti ad Ascoli si sono riuniti intorno alla candidatura di Emidio Nardini e sulla base di questa scelta si sembrava opportuno aprire le porte anche a chi fino all'ultimo magari poteva essere indeciso e va detto che Attilio è qui a rappresentare Francesco, Valeriano, Stella Origlia, persone che abbiamo visto in questi giorni raccontare un po' come sono andate le cose e penso che sia ormai evidente che dall'altra parte è rimasta solo la destra, una destra che toglie il diritto di parola, non ha voglia di confrontarsi, anzi fugge al confronto, è impaurita, cerca di serrare i ranghi rispetto ai pochi fedelissimi e magari rispetto ai pochi che in questa città detengono il potere non solo politico. Dopodiché nel saper gestire questo potere, nel saper gestire le scelte che si fanno, basta vedere quello che sta accadendo attorno all'Ascoli Calcio nel quale Pulcinelli, da miglior amico del nostro Sindaco adesso sembra lo sconosciuto, mi sembra di vedere che il Sindaco inizia a andare in difficoltà, ma adesso al di là di quello che farà il Sindaco ci interessa raccontare un po' quelle che sono le motivazioni e gli stimoli della candidatura di Attilio e dello slancio che vuole dare a questa sfida.

E poi c'è un elemento, che è appunto quello dell'individuazione del candidato, nel senso che io penso che sta nelle cose della politica e che all'interno di ogni componente ci sono delle diverse sensibilità. È evidente che Attilio è una persona che più di altri, magari per il percorso, per la generazione che ha, poteva rappresentare al meglio questo passaggio. È ovvio che riproporre una candidatura di Francesco, nonostante la stima, anche l'affetto personale e l'amicizia che ci lega, avrebbe avuto un altro significato politico.

Quindi anche rispetto a questa cosa, da un punto di vista politico, l'individuare Attilio piuttosto che chi è stato cacciato dal centro-destra, è un segnale di costruire un centro-sinistra ampio, sostanziale, sì l'obiettivo è quello, dire che ad oggi già c'è? No, perché ripeto noi non vogliamo prendere in giro nessuno, né noi stessi, né chi ci sta a fianco, ma soprattutto i cittadini. Mentre invece, se c'è una cosa che questo Sindaco sa fare benissimo è quello di prendere in giro i cittadini e le condizioni del Mazzoni ce lo testimoniano. E se l'iniziativa del comitato SOS Liste d'attesa, sta crescendo nel giro di un mese molto e fortemente, sicuramente non sarà un dato di fatto e non è un meccanismo politico.

Lì c'è tutta una sensibilità civica che non ne può più di questa politica che fa gli annunci ma poi le soluzioni ai problemi non le trova. Penso che uno dei motivi per cui questa componente è stata cacciata è anche perché nella componente moderata in questa città c'è anche stata molto concretezza, piaccia o non piaccia, mentre invece di là vediamo che si presta sempre di più il fianco al populismo piuttosto che alla politica nazionale. Diciamo che è un'opportunità di allargare il campo del centro-sinistra. Sicuramente è ovvio che questa operazione, consumata in poco tempo, ha bisogno di un percorso credibile per fare in modo di acquisire una familiarità e un'unità di interno.

Sicuramente su alcuni temi di cui ha parlato Attilio, Stadio, ieri abbiamo visto un articolo del giornale dove diceva che era partito l'appalto per la curva, è partito l'appalto per finire la demolizione della curva. Questo è il Sindaco che abbiamo. Sulla sanità, Fioravanti ha fatto una campagna 5 anni fa dicendo che salvava il Mazzoni, non sapendo che la sanità è una materia molto complessa e di fronte a un malato, ha preferito imbalsamare un braccio morto, perché il Mazzoni sta morendo, piuttosto che salvare l'intero corpo sanitario.

Sulla ferrovia, abbiamo avuto migliaia di fondi per il PNRR, lui ha fatto 10.000 iniziative sulla ferrovia, non ha investito un euro del PNRR su questa cosa. Su questi temi sicuramente si potrà costruire un percorso da qui ai prossimi mesi, però è ovvio che ci vuole la prudenza giusta perché sappiamo tutti che a differenza di Fioravanti noi non ci prendiamo in giro e non prendiamo in giro nessuno sul fatto che per rendere questa iniziativa strutturale c'è bisogno del tempo necessario e politico per fare in modo che sia qualcosa di concreto e credibile. Ad oggi sicuramente nel corpo elettorale siamo, come dicevo prima, sullo spirito del candide riformista, noi comunque abbiamo messo insieme persone che la pensano anche diversamente, ma sicuramente la priorità era l'esigenza di contrapporci ad un modus operandi di questa destra che si è dimostrata destra-destra e non centro-destra fino all'ultimo giorno con questo sgarbo, questa scorrettezza che è stata fatta nei loro confronti.

Quindi visto lo spirito del cantiere riformista che portava il non voler consentire a questi metodi, loro fino all'ultimo hanno dato fiducia a questa componente politica e quindi nel momento in cui anche loro si erano sentiti traditi ci si sembrava giusto lasciare aperte le porte".