Monica Acciarri: “Ceriscioli lo aveva scritto nel 2017, noi lo abbiamo fatto”.
Ascoli - Con la delibera 630 del 15 maggio su proposta dell'assessore Filippo Saltamartini, la Giunta Regionale, ha approvato la rideterminazione definitiva del tetto di spesa del personale degli enti del Sistema sanitario regionale, ma in particolare si autorizza l’incremento del tetto di spesa del personale ASUR di € 342.000, finalizzandolo all’adeguamento parziale dei fondi contrattuali del trattamento accessorio del personale del Comparto - anno 2022 - dell’Area Vasta n. 5, risorse che diventeranno strutturali.
«Abbiamo mantenuto la promessa fatta tramite stampa, - dice Monica Acciarri, consigliera regionale della Lega - quindi al territorio piceno. Questa delibera riguarda l'adeguamento parziale dei fondi contrattuali del trattamento accessorio del personale del comparto dell'allora Area vasta 5 (oggi AST Ascoli Piceno), equiparandoli alla quota media dell'Asur nel l'annualità 2018, a seguito dell'incremento occupazionale dell'anno 2022.
Ceriscioli lo aveva scritto nel 2017, noi lo abbiamo fatto.
Avevo dichiarato che nelle strutture ospedaliere di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto si doveva ripristinare una condizione ambientale adeguata grazie al riconoscimento di tutti i diritti dei lavoratori mantenendo fede agli impegni assunti riallineando il salario accessorio dei dipendenti dell’AST di Ascoli Piceno a quello attribuito ai dipendenti delle altre province marchigiane affinché, anche con tale iniziativa, si possa garantire l’erogazione di servizi più qualificati a tutti gli abitanti del Piceno che in questo modo troveranno risposte più adeguate alle proprie esigenze nel momento in cui sarà data attuazione al nuovo Piano Sanitario Regionale, attualmente oggetto di confronto con i rappresentanti politici, sindacali ed associazioni dei vari
territori della Regione Marche.
Il miglioramento e l'ammodernamento della sanità marchigiana – continua la consigliera Acciarri - è uno degli obiettivi cardine della Lega in Regione, non deluderemo i cittadini che ci hanno dato con fiducia il proprio consenso».