Teatro di Osimo strapieno, tante persone sono rimaste fuori.
"Basta finte filiere e vassalli, rendiamo le Marche grandi insieme, riportiamo la nostra regione dove merita, restituiamole il suo ruolo in Italia e in Europa!" Con queste parole, l'europarlamentare del Partito Democratico, Matteo Ricci, ha ufficializzato la sua disponibilità a candidarsi alla presidenza della regione Marche, basandola su una visione chiara e ambiziosa per il futuro della regione: più autonomia, più coesione territoriale, più protagonismo in Italia e in Europa.
L'annuncio è avvenuto in occasione dell'evento "Primavera dintorno brilla nell'aria", al teatro La Nuova Fenice di Osimo, strapieno per l’occasione, con una platea composta da amministratori locali, militanti, esponenti della società civile e cittadini desiderosi di un'alternativa forte e concreta all'attuale governo regionale e con tante persone che sono rimaste fuori, non riuscendo ad entrare, per salutare l’europarlmantare.
“Partiamo da qui e partiamo con Michela Glorio, la futura sindaca di Osimo, perché sono sicuro che vincerà - dice Ricci - affinché parta una nuova stagione, una nuova primavera, per Osimo, per le Marche”.
Ricci
ha delineato con determinazione le sue priorità per un nuovo modello di
sviluppo per le Marche, capace di valorizzare le peculiarità del
territorio e restituire centralità a una regione troppo spesso lasciata
ai margini delle scelte strategiche nazionali.
"Non possiamo più
accettare una regione Marche subalterna alle decisioni romane e
condizionata da logiche di partito che soffocano lo sviluppo del
territorio", ha dichiarato Ricci. "Basta ai comuni che devono seguire
ordini da Roma per ricevere i fondi. Basta ai comunicati con gli inchini
al governo. È ora di far valere il nostro peso politico e
istituzionale. Le Marche meritano una guida forte, in grado di difendere
gli interessi dei cittadini senza compromessi."
Ricci
ha citato come modelli di buon governo le esperienze di Stefano
Bonaccini in Emilia-Romagna e Luca Zaia in Veneto, sottolineando come le
Marche abbiano bisogno di una leadership capace di negoziare a livello
nazionale ed europeo senza subalternità.
Al centro della visione di
Matteo Ricci c'è la sanità pubblica, che deve tornare ad essere un
pilastro fondamentale del welfare marchigiano. "Troppi cittadini si
sentono abbandonati, le liste d'attesa si allungano e l'accesso ai
servizi sanitari è sempre più difficile, soprattutto nelle aree
interne", ha denunciato Ricci. "Dobbiamo investire per garantire una
sanità pubblica efficiente, accessibile e diffusa su tutto il
territorio."
Un
altro punto cardine della sua proposta riguarda il rilancio delle aree
interne, sempre più colpite da spopolamento e difficoltà economiche. Per
contrastare questo fenomeno, tra le proposte fatte, la redistribuzione
di 30.000 euro alle giovani coppie che scelgono di investire e vivere
nei piccoli borghi dell’entroterra. "Se vogliamo fermare l'emorragia
demografica, dobbiamo offrire incentivi concreti a chi sceglie di
restare e costruire il proprio futuro nelle Marche", ha spiegato.
Sul
piano economico, Ricci ha ribadito l'importanza di un modello di
sviluppo sostenibile, capace di coniugare crescita economica,
innovazione e tutela ambientale.
"Dobbiamo sostenere le imprese locali,
promuovere il turismo di qualità, investire nelle energie rinnovabili e
nelle infrastrutture strategiche per rendere le Marche più competitive e
attrattive", ha sottolineato.
“Dobbiamo diventare la regione con la migliore qualità della vita, una regione del benessere ecosostenibile”, afferma Ricci.
“Basta carrozzoni come Atim e Svem, bisogna essere una regione concreta” dichiara l’europarlamentare dal palco di Osimo.
Visione chiara anche sul mondo universitario. “Abbiamo quattro università che devono lavorare unite per poter concorrere a livello mondiale e non competere tra loro” afferma.
Sui
giovani: “Dobbiamo sostenerli perché sono il nostro futuro ma anche
presente e le istituzioni devono dar loro risposte concrete che permetta
ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze di vivere nella loro regione e
contribuire a renderla di nuovo grande!”
Altro
tema affrontato da Ricci è stato poi quello sulla sicurezza: “Va tolta
dalla propaganda del centrodestra in cui è stata per troppi anni, perché
è un tema che riguarda tutti - dichiara - una regione sicura significa
un regione libera dalle mafie che non hanno più confini, che hanno
cambiato pelle e continuano a fare affari - continua - dobbiamo alzare
il livello di guardia, rilanciare la cultura della legalità e aumentare
le assunzioni delle forze dell’ordine per tutelare i cittadini e
permettere loro di vivere liberi e sereni”.
Sulle
infrastrutture: “l’aeroporto per come è attualmente non ha futuro, va
creato uno scenario integrato e che lo renda realmente approdo
importante”.
Infine, per avvicinarsi ancora di più ai cittadini e
raccogliere le loro istanze in modo diretto, Matteo Ricci lancerà a
partire da aprile "Ricucire le Marche", un tour in bicicletta che
attraverserà le città simbolo delle criticità regionali: Cantiano,
Fabriano, Camerino, Comunanza e Arquata del Tronto. Un viaggio simbolico
e concreto per toccare con mano i problemi delle comunità locali e
costruire insieme soluzioni reali.
"Voglio
ascoltare i marchigiani, voglio capire da loro quali sono le difficoltà
quotidiane e quali le proposte per migliorare la nostra regione", ha
dichiarato Ricci. "Questa non sarà una campagna elettorale fatta di
slogan, ma un percorso partecipato e condiviso con tutti coloro che
vogliono una svolta per le Marche."
L'annuncio della candidatura di
Matteo Ricci è stato accolto con entusiasmo da tutto il gruppo dirigente
del Partito Democratico, da tanti amministratori locali ed esponenti di
altri partiti, che vedono in lui la figura giusta per rilanciare la
Regione Marche. "Siamo pronti a costruire un progetto serio, credibile e
vincente per le Marche", ha affermato Ricci. "La sfida contro Acquaroli
sarà dura, ma abbiamo le idee, la squadra e la determinazione per
restituire alle Marche il ruolo che meritano."