UNCEM Marche: uno stop inaspettato ai fondi per i piccoli Comuni

UNCEM Marche: uno stop inaspettato ai fondi per i piccoli Comuni

Ad accendere i riflettori sulla recente decisione del Governo è il presidente di UNCEM Marche, Giuseppe Amici, che commenta quanto stabilito dal Decreto Legge n. 34/2019, art. 30, comma 14-bis, convertito dalla Legge n. 58 del 2019.

Ancona 05 gennaio 2025 - A partire dal 2025, il Governo ha deciso di azzerare il fondo destinato ai piccoli Comuni, una misura che finora aveva garantito contributi fondamentali per la messa in sicurezza degli edifici pubblici, delle strade e del patrimonio comunale, oltre a sostenere interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile.

UNCEM Marche si fa portavoce della preoccupazione dei tanti amministratori locali delle Unioni montane che vedono sfumare risorse essenziali per garantire servizi e infrastrutture adeguate nelle aree interne e montane. Questi fondi rappresentavano una boccata d’ossigeno per territori già fragili, che lottano quotidianamente contro spopolamento, carenze infrastrutturali e difficoltà economiche. "I tagli ai Comuni sono molteplici e abbiamo già chiesto al Governo di intervenire con un provvedimento ad hoc – ha dichiarato Marco Bussone, Presidente Nazionale di UNCEM – per reintrodurre misure di investimento destinate ai Comuni, che altrimenti rischiano di restare bloccati e di essere costretti ad aumentare le imposte locali. Una vera riforma è necessaria, potenziando le Unioni Montane e incentivando la collaborazione tra i Comuni, conferendo una reale capacità impositiva agli Enti Locali".

“Nel 2024, i piccoli Comuni hanno ricevuto per l’ultima volta un contributo di 59 mila euro, riservato ai centri con meno di 1000 abitanti. Poi, il nulla. Questo taglio non solo penalizza le nostre comunità montane, ma avviene nel silenzio generale, come se non interessasse a nessuno” ha dichiarato il Presidente di UNCEM Marche Giuseppe Amici. “Non solo il Governo non ha confermato i contributi – continua Amici – ma non ha neanche introdotto provvedimenti di fiscalità a vantaggio per le nostre comunità. Una scelta discutibile, che rischia di compromettere ulteriormente il futuro di tanti piccoli Comuni marchigiani e italiani. Ci saremmo aspettati almeno un’apertura verso misure compensative che potessero aiutare i territori marginali a colmare il divario con le realtà urbane”.

“Non possiamo permettere che il silenzio cali su una questione di tale importanza. UNCEM Marche continuerà a segnalare questa situazione al fine di garantire ai piccoli Comuni il supporto di cui hanno bisogno per affrontare le sfide del futuro”, conclude Amici