Saltamartini: “Ci siamo impegnati ad incrementare le risorse per accrescere l’inclusione e ridurre le discriminazioni”.
Ancona - Nelle Marche sono 78 mila le persone che soffrono a causa di gravi problemi di salute o di limitazioni che impediscono loro di svolgere attività ritenute normali. “Il 3 dicembre è la Giornata Internazionale delle persone con Disabilità, istituita nel 1981 per promuovere conoscenza e cultura, sostenere l’inclusione ed eliminare discriminazioni e violenza nei confronti della disabilità” - ricorda il vice presidente e assessore ai Servizi Sociali Filippo Saltamartini.
La nostra regione è sempre stata sensibile ai temi della disabilità, a partire dalla Legge Regionale n.18 del 1996 (modificata con Legge regionale 21 novembre 2000, n. 28) che promuove e coordina le politiche di intervento in favore delle persone con disabilità.
Molte sono le misure messe in campo nel 2023 a partire dagli 11.655.000 euro per tre ordini di interventi:
- assistenza domiciliare domestica ed educativa (3,2 milioni circa)
- integrazione scolastica (5,7 milioni)
- lavoro: tirocini ed inclusione sociale (2,8 milioni)
che hanno riguardato 6.726 utenti, dei quali 4.046 gravi. La fascia di età più supportata è stata quella tra i 6 e i 10 anni, che conta ben 1.604 bambini. Gli interventi complessivamente realizzati sono stati 9.433.
Per
le disabilità gravissime sono stati stanziati 14.063.378 euro: i
beneficiari sono stati 4.089 di cui 2.162 erano over 65. Le somme
percepite sono:
- € 4.354 se la persona vive stabilmente in casa;
- € 2.177 se frequenta la scuola, un corso di formazione professionale, un centro socio-educativo riabilitativo diurno o un centro di riabilitazione accreditato.
“Dal 2014 la regione Marche, unica regione a livello nazionale, si è dotata anche di una legge sull’autismo (L.R. 25): prevede contributi alle famiglie delle persone con disturbi dello spettro autistico che si avvalgono dei metodi riabilitativi riconosciuti dall’Istituto Superiore della Sanità. I beneficiari sono passati dai 130 del 2016 ai 610 del 2023”.
“Attraverso la L.R. del 2018 “Interventi regionali per favorire la vita indipendente delle persone con disabilità” – prosegue l’assessore - la Regione ha attivato sul territorio progetti che consentono di raggiungere una maggiore autonomia. I beneficiari (attualmente 414 rispetto ai 309 dello scorso anno) hanno potuto scegliere e assumere autonomamente un assistente personale con un finanziamento di circa 3 milioni di euro annui a cui è stato aggiunto, con l’assestamento di bilancio 2023-2025, un ulteriore milione da utilizzare nel 2024 ad integrazione del contributo. Al fondo regionale si affianca, inoltre, un fondo nazionale da 500 mila euro”.
“Con la Legge 112 del 2016 sul “Dopo di noi” gli Ambiti territoriali Sociali hanno sperimentato soluzioni abitative comuni per disabili gravi privi di sostegno familiare. Le persone inserite nei progetti sono circa 120. Gli alloggi, complessivamente 32, sono attrezzati al massimo per 5 persone e si trovano in zone residenziali per garantire integrazione nel tessuto sociale”.
“Le Marche nel 2020 si sono dotate anche di una legge per la promozione del riconoscimento della lingua italiana dei segni e la piena accessibilità delle persone sorde e sordocieche alla vita collettiva con stanziamento annuale di 40mila euro (L.R. 18 febbraio 2020, n. 5)”.
“La Regione – conclude Saltamartini - in questi ultimi anni ha avviato diversi progetti con il Fondo nazionale per l’inclusione delle persone con disabilità: il Progetto “SAIS - Sensibilizzazione, Accessibilità e Indipendenza delle persone Sorde”; progetti per la realizzazione o la riqualificazione di aree accessibili e attrezzate che consentano a tutti i bambini, anche in condizioni di disabilità, di svolgere in sicurezza attività ludico-motorie; il Progetto “Marche For All” relativo al turismo accessibile e inclusivo per le persone con disabilità; i progetti attuati tramite gli Ambiti Territoriali Sociali rivolti alle persone con disturbi dello spettro autistico ed anche il contributo ai Comuni marchigiani per dotarsi dei Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA)”.