Roma - E’ stato presentato nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma, il progetto del documentario su Cino Del Duca. Alla presenza dell’Ambasciatore della Francia, Martin Briens, è stato illustrato questo progetto coprodotto dalla Rai, sullo straordinario imprenditore di Montedinove, trasferitosi a Parigi divenuto poi Presidente dell'Ascoli Calcio e a cui è dedicato assieme al fratello Lillo, lo stadio di Ascoli Piceno. Un progetto nato grazie all'intuizione dell'onorevole Giorgia Latini quando era assessore della Regione Marche e proseguito in seguito nel suo ruolo di vicepresidente della Commissione Cultura quando organizzò una missione a Parigi proprio per valorizzare la figura di questo grande editore marchigiano.
Alla presentazione è intervenuto anche il Sindaco di Montedinove, Antonio Del Duca con una delegazione dei suoi concittadini. Presenti, il Senatore Guido Castelli, l’onorevole Giorgia Latini, la consigliera regionale Monica Acciarri e il presidente del Bim Tronto Luigi Contisciani che hanno dato piena adesione all'iniziativa e aiutando a stringere una forte collaborazione tra Italia e Francia nel segno della cultura
I ringraziamenti dono andati al direttore di Rai Documentari Fabrizio Zappi e alla giornalista Paola Severini Melograni per un progetto che vede coinvolti il Ministero della Cultura, l'Ambasciata di Francia in Italia, la Fondation Simone et Cino Del Duca, Rai Documentari, Regione Marche, Bim Tronto - Bacino Imbrifero Montano del Tronto, Fondazione Marche Cultura, Comuni di Ascoli Piceno e Montedinove, Fondazione Pietro Nenni, Fondazione Lelio e Lisli Basso e Pio Sodalizio dei Piceni.
“Con orgoglio oggi rappresento la Regione Marche – ha dichiarato la consigliera Monica Acciarri – perché finalmente viene presentato “Cino Del Duca, una passione due Nazioni”, un progetto audiovisivo fortemente voluto dall'onorevole Giorgia Latini, allora nel ruolo di assessore alla Cultura della Regione Marche, su Cino Del Duca, nato nel Piceno, a Montedinove, con una vita da romanzo vissuta tra Italia e Francia. E' importante che le giovani generazioni conoscano la sua storia perché divenga insegnamento con una necessaria semina di spirito imprenditoriale”.