Appignano del Tronto avrà la sua Casa di Comunità: promessa da Saltamartini nell'incontro sulla sanità regionale promosso dal Gruppo comunale della Lanterna

  • / Picus Online
  • / Cronaca
  • / Appignano del Tronto avrà la sua Casa di Comunità: promessa da Saltamartini nell'incontro sulla sanità regionale promosso dal Gruppo comunale della Lanterna

Appignano del Tronto avrà la sua Casa di Comunità: promessa da Saltamartini nell'incontro sulla sanità regionale promosso dal Gruppo comunale della Lanterna

É stato davvero interessante l’incontro con l’assessore regionale Filippo Saltamartini organizzato ieri pomeriggio dal Gruppo ‘La Lanterna’ ad Appignano del Tronto. Nel Teatro S.A.L.E. era presente anche il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti che ha portato il suo saluto e ha ricordato la ‘battaglia’ per evitare l’Ospedale Unico di Vallata prospettato dal precedente governo regionale di centrosinistra.

Davanti a circa 100 cittadini appignanesi, ascolani e sambenedettesi, la consigliera regionale Monica Acciarri ha introdotto i lavori illustrando il nuovo Piano Sanitario Regionale, ma ha soprattutto raccomandato ai presenti di avere maggior cura della propria salute e di fare una vita più sana. L’assessore Saltamartini ha illustrato quanto é stato fatto finora e i tanti progetti che ha messo in atto tra cui il nuovo ospedale di San Benedetto del Tronto. Non solo, ha promesso ai presenti che Appignano avrà la sua Casa di Comunità per la prima assistenza ai pazienti.

Sorprende che non ci fosse il Sindaco di Appignano del Tronto o un suo delegato per raccogliere la domanda dell'assessore Saltamartini: "c'è qualcuno del Comune? C'è un locale pubblico per realizzare la casa di Comunità?". Eppure la richiesta del Teatro era stata chiesta al Comune e l'ingresso era libero...

In ogni caso Monica Acciarri, consigliere regionale del Piceno ha creato le condizioni per partire da un piccolo Comune come Appignano del Tronto per far partecipare i cittadini del Piceno alla realizzazione del Piano Sociosanitario. Un Piano aperto alle diverse esigenze, proprio come nel caso di questa Casa di Comunità che approda ad Appignano del Tronto. Che il Comune non se la faccia sfuggire perché si annullerebbe un servizio in più per gli appignanesi.

La Regione Marche – ha sottolineato Monica Acciarriè caratterizzata da un fenomeno di transizione epidemiologica e demografica. L’incidenza delle persone di età con più di 65 anni (al 1° gennaio 2021) è pari al 25,6% del totale della popolazione residente: di questi il 4,5% sono persone di età superiore agli 85 anni.Il fenomeno si registra anche nel comune di Appignano del Tronto dove al 31 dicembre 2021 si contavano 1.693 residenti, di cui il 29,7% over 65.
Nei prossimi anni si prevede un ulteriore progressivo innalzamento dell’età media e un peggioramento degli indici di vecchiaia e di dipendenza della popolazione. Cronicità e poli-cronicità raggiungeranno numeri importanti con l’avanzare dell’età: tra i 65 e gli 85 anni più della metà delle persone convive con una patologia cronica e la quota aumenta fino a interessare i tre quarti degli ultra-ottantacinquenni, di cui la metà risulta policronico.

"I pazienti affetti da multi-cronicità generano la maggior parte della domanda di prestazioni sanitarie. A tal proposito nel modello delineato da AGENAS di Assistenza Territoriale, attuativo del Piano Nazionale di Recupero e Resilienza, e recepito nel Piano Socio-Sanitario della Regione Marche si prevede che questi soggetti siano destinati ad essere presi in carico dalle equipe multiprofessionali delle Case della Comunità assieme ai Medici di Medicina Generale in base a definiti modelli di stratificazione.

Come riportato nel Piano Socio Sanitario della Regione Marche, in risposta alle richieste da parte dei Comuni delle aree interne, la Regione intende mettere in atto un’azione concreta per il riequilibrio del territorio in risposta alle emergenti necessità assistenziali, in ottica di prossimità, per patologie a media e bassa intensità di cure, soprattutto ad accesso diretto da parte del cittadino.

Grazie a tale modello sarà possibile raggiungere i seguenti risultati:

- trattare i cronici prima della comparsa di complicanze più gravi e permanenti facendo emergere la domanda non espressa di persone meno consapevoli;

-  alleggerire la domanda sui servizi ospedalieri a cui sarebbero affidati solo alcuni casi di elevata complessità per le sole prestazioni;

- ridurre i costi sociali indotti per spostamenti specie per le persone anziane e residenti in località meno prossime ai presidi ospedalieri.

In tale contesto svolge un ruolo chiave la telemedicina. Difatti l’innovazione tecnologica – ha concluso la consigliera regionale – contribuirà a una riorganizzazione della assistenza sanitaria tramite lo spostamento del fulcro dell’assistenza sanitaria dall’ospedale al territorio, attraverso modelli assistenziali innovativi incentrati sul cittadino e facilitando l’accesso alle prestazioni. Ringrazio quindi i consiglieri comunali del Gruppo ‘La Lanterna’, Giuseppe Falciani, Galdino Carpani e Vinicio Alessi, per l’ottima organizzazione di questo evento e tutti voi che avete partecipato interagendo con l’assessore Saltamartini con le vostre interessanti domande. Grazie a tutti”.

.