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Bertolaso, saranno ripristinati i luoghi danneggiati
Nella giornata è scoppiato un nuovo incendio di vaste proporzioni a Mozzano
Il rogo di Mozzano si estendeva su più fronti, alimentato da rami di alberi ad alto fusto in fiamme spezzati dal vento, e proiettati dalle forti raffiche anche a 500 metri di distanza, come era avvenuto ieri anche a Monterocco. Bruciati ettari di bosco ceduo e pineta: piccoli agglomerati di case che sorgono sulla cresta di una collina potrebbero essere raggiunti dalle fiamme che i soccorritori tentano di contenere scavando piste frangifuoco con delle ruspe. Sul posto un secondo elicottero Erickson decollato dall'Abruzzo, un elicottero Ab-410 da Roma e un velivolo CH47 dell'Esercito, in partenza da Viterbo. Nel frattempo, ai centralini del Corpo forestale è giunta la segnalazione di un terzo incendio nel comune di Acquasanta Terme, in corso di verifica. I comandi dei vigili del fuoco delle Marche sono mobilitati per l'emergenza con turni di lavoro raddoppiati. Mentre il capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso ha fatto visita, sempre in mattinata, alla Sala operativa provinciale allestita ad Ascoli Piceno per far fronte all'incendio di Monterocco e qui ha incontrato il sindaco Piero Celani, il comandante dei vigili del fuoco Felice Di Pardo e i responsabili del Corpo forestale, della Protezione civile e di tutti gli enti impegnati nei soccorsi. «Un impegno straordinario da parte di tutti ha consentito di gestire l'emergenza in maniera perfetta - ha detto Bertolaso - benché in una situazione davvero difficile, sono venuto per ringraziare per il lavoro eccellente che è stato fatto». Il responsabile della Protezione Civile ha ricordato che nella zona è stato dichiarato già a luglio lo stato di emergenza connesso agli incendi boschivi, «presto, dunque, in base all'elenco dei danni che il sindaco trasmetterà al presidente della Regione Gian Mario Spacca - ha spiegato Bertolaso - verrà emessa un'ordinanza per il ripristino dei luoghi danneggiati». Ai giornalisti che gli chiedevano se una devastazione di queste proporzioni, con 500 persone evacuate e una decina di case danneggiate, potesse essere prevenuta, Bertolaso ha risposto: «Non c'é un'esigenza di maggiore prevenzione. L'incendio divampato nei giorni scorsi ieri è ripartito, e la macchina dei soccorsi ha risposto immediatamente. Bisogna anche tenere conto delle difficoltà di gestione di un intervento
condotto in presenza di un forte vento caldo e di abitazioni costruite fra la città e il bosco. Sapevamo che questa estate sarebbe stata difficile - ha concluso il capo della Protezione Civile - e quel che avevamo previsto purtroppo si è verificato». Subito dopo Bertolaso è volato a Loreto, per coordinare la logistica dell'Agorà dei giovani con Papa Benedetto XVI, che fra domani e domenica richiamerà a Montorso oltre 300 mila pellegrini.