/Campofilone, ferito in fin di vita dal figlio con un falcetto
Campofilone, ferito in fin di vita dal figlio con un falcetto
Alberto Castelli, sottoposto a intervento chirurgico di 10 ore, è in pericolo di vita
Alberto Castelli, un agricoltore di 68 anni di Campofilone è stato ridotto in fin di vita dal figlio Mirco, 31 anni, che, al culmine di un litigio, l'ha ferito ripetutamente con una decina di colpi sferrati con estrema violenza con un falcetto alla testa, alle braccia e al torace. L'anziano, trovato in una pozza di sangue, è stato trasportato nell'ospedale di San Benedetto del Tronto. Il figlio è in stato di fermo, nel carcere di Fermo con l'accusa di tentato omicidio aggravato dai vincoli di parentela. L'anziano è stato sottoposto ad un intervento chirugico durato dieci ore. Resta ricoverato nella rianimazione dell'ospedale in pericolo di vita, anche perché ha subito una forte emorragia prima di essere soccorso. Sarebbe stato Mirco a dare l'allarme ad una cugina, vicina di casa, dicendole di aver fatto una cosa "orribile", e di chiamare subito la polizia. Il ragazzo è ancora in stato confusionale: ha confessato, ma non ha saputo spiegare cosa lo abbia spinto a scagliarsi contro il genitore. Stando agli elementi raccolti dagli agenti del Commissariato, l'uomo, che lavora solo saltuariamente, era stato seguito per un certo periodo dal servizio psichiatrico dell'Asur, ma poi aveva smesso di curarsi e si rifiutava di assumere farmaci. Sempre tempo addietro aveva avuto qualche problema anche con gli stupefacenti, ma ieri ha accettato di sottoporsi spontaneamente al test specifico e a quello sul tasso alcolemico. Alcune testimonianze lo descrivono come una persona che nutriva un rancore profondo nei confronti del padre e dei familiari, fin dall'infanzia. E' probabile dunque che il pm Piero Baschieri disponga una perizia psichiatrica sull'indagato, che aiuti a far luce su quanto accaduto. Alberto Castelli è assistito in ospedale dalla moglie e dall'altro figlio.