/Legambiente, quale futuro per i cani di Plutohouse?
Legambiente, quale futuro per i cani di Plutohouse?
La struttura di Capodarco nel ricevere parte dei cani di 'Pluto' rischia il sovraffollamento
che dovrà avvenire dopo l'edificazione di un nuovo rifugio, preoccupa il gruppo ambientalista. E questo non per la volontà dei sindaci e dell’ANTA di trovare per alcuni ospiti del vecchio canile una sistemazione più adeguata ma per il numero esiguo degli alloggi previsti da destinare agli amici a 4 zampe. Si parla infatti di 250 posti che garantirebbero un 'tetto' solamente ai cani di proprietà dei 4 Comuni interessati già accalappiati e presenti nel vecchio rifugio. Il Circolo quindi chiede rassicurazioni anche per tutti gli altri ospiti di Pluto House. «In quali canili della regione saranno dislocati? Che futuro avranno i “randagi” che continuano ad essere abbandonati o i “vaganti” padronali smarriti? La struttura di Capodarco nel ricevere parte dei cani trasferiti da quella di 'Pluto' e gli animali accalappiati nel fermano, rischia il sovraffollamento; lo stesso problema a breve termine, potrebbe far registrare il rifugio di Morrovalle, al quale diversi sindaci della zona si sono già rivolti stipulando convenzioni di ricovero; infine anche 'il Villaggio del cane' arriverà al 'collasso' prima ancora di diventare operativo. Certamente con gli ultimi provvedimenti la questione randagismo non è stata risolta e non lo sarà finchè verranno attuati metodi tampone che fungono solamente da palliativo mentre ben altri risultati potrebbero essere raggiunti con l'avvio di un censimento valido, di un'opera di accalappiamento immediato dei cani vaganti (senza ingolfamenti burocratici) e in seguito con l’edificazione mirata di nuovi rifugi in zona». Finora nessun intervento sulla Pluto House è andato in questa direzione. La paura del Circolo è quella di un ritorno agli anni '90, agli albori della legge sul randagismo e sulla tutela degli animali. Dal 12 marzo scorso infatti il randagismo locale non è affatto diminuito e sono cresciute le richieste di aiuto da parte di residenti che hanno come unica possibilità quella di rivolgersi all’associazione tanto incriminata. Gli sos che gli stessi hanno lanciato agli Enti preposti infatti non hanno avuto riscontro pratico e immediato.