Le ragazze, tutte tra i 20 e 25 anni, ridotte in schiave e costantemente minacciate
Quattro romeni sono stati accusati di sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù. Nell'edificio sono infatti state trovate cinque ragazze tra i 20 e i 25 anni, anche loro romene, costrette a prostituirsi in strada nella vicina zona Fratte. I romeni, che secondo quanto hanno potuto accertare gli agenti avevano seviziato o comunque costretto le ragazze a prostituirsi sotto minaccia, si erano asserragliati nell'edificio abbandonato, dove vivevano in condizioni igienico sanitarie a dir poco precarie, accampati con giacigli a terra e latrine improvvisate. Per entrare la polizia ha dovuto richiedere l'intervento dei vigili del fuoco per forzare le finestre. L'operazione è scattata dopo la denuncia di una diciannovenne che si prostituiva dall'età di 15. Due giorni fa la giovane è stata ricoverata in ospedale dopo essere stata percossa dai suoi connazionali, e medicata per lesioni giudicate guaribili in una decina di giorni. Per adesso solo uno degli aguzzini è in stato di fermo. Si è saputo che le vittime venivano abitualmente minacciate con coltelli, affinché non fuggissero. La polizia ha sequestrato anche circa 3000 euro, somma che deriverebbe dai proventi dell'attività delle giovani prostitute. Sul posto anche i vigili urbani e personale della Zona territoriale dell'Asur.