Officine Montani, investimento per 2 milioni di euro

Officine Montani, investimento per 2 milioni di euro

Entro il 2009 accoglieranno il museo dedicato alla sperimentazione scientifica

OFFICINE MONTANIche, entro il 2009, accoglieranno un museo dedicato ai materiali e alla sperimentazione scientifica. Il progetto prevede un investimento complessivo di 2 milioni di euro ma va sottolineato che soltanto 300.000 euro usciranno dalle casse della Provincia. Il resto sarà finanziato dallo Stato, e va dato atto agli uffici provinciali di aver saputo proporre soluzioni progettuali tali da attirare questi finanziamenti. Per l’esattezza, 992.000 euro saranno erogati dallo Stato attraverso il CIPE nell’ambito del piano straordinario per la messa in sicurezza delle scuole mentre per altri 700.000 euro, destinati specificatamente agli interventi di creazione degli spazi museali, saranno erogati da ARCUS, Società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo interamente detenuta dallo Stato che ha proprio il compito di sostenere in modo innovativo progetti importanti e ambiziosi concernenti il mondo dei beni e delle attività culturali.“Le officine del Montani si estendono su circa 2000 metri quadrati – spiega l’assessore al patrimonio e all’edilizia scolastica Ubaldo Maroni - oggi sono in gran parte in disuso ma una volta ospitavano la fonderia e i laboratori di meccanica dell’Istituto. L’intervento di recupero consisterà essenzialmente nel ripristino delle coperture e delle strutture portanti. Entro la fine dell’anno i lavori saranno appaltati per essere portati a termine entro il primo semestre del 2009”. 
“Contemporaneamente inizieremo a pensare il Museo – aggiunge l’assessore alla cultura Olimpia Gobbi –. Sarà un nuovo centro di eccellenza di quella rete di musei scientifici che stiamo costruendo e che annovera già la Cartiera papale di Ascoli e il Polo museale di Montelparo. Se i Musei della Cartiera papale si caratterizzano per essere vocati all’illustrazione e alla sperimentazione delle forme di energia, in particolar modo dell’energia idraulica, se Montelparo spicca come culla e luogo di approfondimento per scienze naturali, dall’astronomia alla botanica, quello delle officine del “Montani” sarà il Museo dei materiali, luogo dove si ripercorre la cultura della materia prima e di quella trasformata valorizzando una gloriosa tradizione di Fermo e del “Montani” in particolare. Ma in quegli spazi ci saranno anche laboratori dove poter sperimentare, anche in relazione alla presenza a Fermo della facoltà di Ingegneria, nuove soluzioni e nuovi impieghi della materia”.
“Inizieremo quanto prima programmando interventi di inventariazione e catalogazione della strumentazione storica conservata presso le officine – conclude Gobbi - procedendo poi al restauro di quei reperti tecnologici che si riterrà importante valorizzare”.

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