In città aveva gestito negozi di artigianato e antiquariato. Un matrimonio fallito alle spalle e una figlia grande, da qualche anno Pavolini aveva una relazione con Lina Isolini, 40 anni, dalla quale aveva avuto una bambina. Da tempo la coppia viveva separata in due appartamenti contigui. L'uomo, nel mezzo di un ennesimo litigio, ha colpito ripetutamente la ex compagna con un corpo contundente, inseguendola fino in strada, ma poi, quando la donna è riuscita a mettersi in salvo, con l'aiuto di un tunisino vicino di casa, Pavolini è rientrato in casa, si è completamente cosparso di benzina, ha versato altro liquido infiammabile sui mobili, e poi si è dato fuoco, morendo carbonizzato. E' questa la ricostruzione fornita in serata dalla polizia del dramma che ieri si è consumato poco dopo le 16 nell'appartamento in via Palucci. La donna ha riportato tagli, contusioni e lesioni in tutto il corpo. Non corre pericolo di vita, è ricoverata presso l'ospedale Mazzoni di Ascoli con una prognosi di trenta giorni. La coppia ha anche una figlia di undici anni che si trovava in casa di parenti. L'autopsia sul cadavere dell'uomo sarà condotta domani, su disposizione del pm Carmine Pirozzoli, che insieme alla polizia sta cercando di ricostruire in quale contesto sia maturata l'aggressione. Sembra che Lina avesse intenzione di trasferirsi altrove, forse all'estero, e i litigi con l'ex convivente si erano fatti sempre più frequenti. Non si sa se ieri la tensione sia esplosa per motivi legati al futuro della bambina (in quel momento, per fortuna, ospite di parenti) o per questioni economiche, legate all'appartamento. Fatto sta che Pavolini, stravolto, ha aggredito l'ex compagna con estrema violenza. In città Pavolini viene descritto come una persona difficile, dal comportamento imprevedibile. La tragedia di ieri sarebbe scoppiata dopo l'ennesimo litigio familiare.