Roma - «La questione delle Foibe non deve riguardare solo i famigliari delle vittime e degli esuli, ma tutta la comunità. Rievocare l’orrore delle Foibe augurandosi che vi finiscano dei poliziotti, è quanto di più vile si potesse fare. Mi auguro che la scritta apparsa su un pannello nel centro storico di Ascoli, sia quanto prima rimossa e che siano individuati e puniti severamente gli autori».
Così Fabio Conestà, Segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap), sull’oltraggiosa scritta apparsa ad Ascoli su un pannello di truciolato e denunciata dall’Unione degli Istriani.
«Un gesto così grave – dice Conestà – non può essere sottovalutato, né passare in secondo piano. Oltre all'attacco alla polizia e quindi alle istituzioni, la firma “BR” e l’inneggiare alle Foibe, riapre una vecchia e dolorosa ferita che riguarda tutti gli italiani e non soltanto una parte. Non si può separare il dolore delle vittime e dei loro famigliari dal resto sentire comune, motivo per il quale oltre alla celere rimozione di quell'obbrobrio e l’individuazione delle menti criminali autori di ciò, ci aspettiamo una ferma condanna da tutto il panorama politico» conclude.