Disappunto verso alcuni assessori assenti nel giorno dell'approvazione
per avviare la regione verso una corretta gestione del patrimonio faunistico, che sia coerente anche con le norme europee. Anche quest'anno - scrive - sono stati pervicacemente ignorati, con fastidio e presunzione, i principali pareri espressi dall'Istituto nazionale per la fauna selvatica e le normative europee». Le critiche soprattutto vertono sulle specie cacciabili del combattente e della moretta la caccia alla beccaccia, il ritardo del ministero dell'Ambiente nel varo di un provvedimento di regolamentazione e di limitazione dell'attività venatoria all'interno della Rete Natura 2000. «Ci siamo sempre chiesti - continua la nota - ma senza mai ottenere una risposta ufficiale, chi fossero i tecnici faunisti e quale fosse la loro autorevolezza scientifica in base alla quale hanno supportato tali scelte tecniche». Infine, Furlan esprime «disappunto nel rilevare che, proprio in occasione dell'approvazione del calendario venatorio, alcuni assessori abbiano avuto improrogabili impegni che li hanno costretti a rimanere assenti».