Probabile origine dolosa delle fiamme che si sono sviluppate nel deposito
Le fiamme sono state circoscritte dai vigili del fuoco, ma hanno provocato una nube di fumo nero visibile chilometri di distanza. Non ci sono stati intralci alla circolazione, in particolare lungo l'A14, dove comunque la polzia stradale ha rafforzato la sorveglianza, con squadre della Società Autostrade.
Sul posto sono ancora al lavoro decine di vigili del fuoco e svariati mezzi giunti da Fermo, Ascoli Piceno, Civitanova Marche e Ancona e un elicottero arrivato da Pescara. Gli accertamenti
sono condotti dai carabinieri.
E' di probabile origine dolosa l'incendio che ha devastato oggi lo stabilimento della 'Tecnofilm', un'azienda che lavora materiali in gomma e plastica per suole da scarpe, in via Fratte, nella frazione Cascinare di Sant'Elpidio a Mare (Fermo), di proprietà di Bruno Carnevali. E' la conclusione a cui sono giunti i carabinieri che indagano sull'episodio: al momento si escludono moventi di tipo estorsivo. Le fiamme si sono sprigionate nel deposito di materiali plastici e poi si sono propagate al resto dell'immobile, coinvolgendo una superficie di circa 300 metri quadri.
I danni, rilevanti soprattutto per i macchinari, si aggirano sui 600.000 euro. Nessuno è rimasto ferito: dato che oggi è domenica, lo stabilimento era chiuso. La densa nube di fumo nero levatasi dal luogo del rogo, visibile a chilometri di distanza, non è risultata tossica, in base agli accertamenti dell'Arpam. Il rogo è stato domato intorno alle 14:30 dai vigili del fuoco giunti da Fermo, Ascoli Piceno, Civitanova Marche, Macerata, Tolentino e Ancona, con l'ausilio di un elicottero arrivato da Pescara. Sul luogo sono intervenuti anche la protezione civile, i vigili urbani di Sant'Elpidio a Mare e Porto Sant'Elpidio e la polizia. Centinaia di curiosi si sono assiepati nelle strade vicine alla fabbrica per seguire le operazioni di spegnimento.