Sfruttamento e riti vudù, arrestate due nigeriane

Sfruttamento e riti vudù, arrestate due nigeriane

Nell'operazione è stata fermata anche una clandestina africana

L'operazione, condotta dai reparti di Ancona e Falconara, è scattata dopo la richiesta d'aiuto di una ventitreenne africana che a luglio aveva fermato una pattuglia di carabinieri per denunciare le violenze subite. Le indagini hanno permesso di risalire alle due sfruttatrici Magdalene Omorogieva, trentanovenne e Sofia Sanni, 26 anni. Un carabiniere, fingendosi cliente ha avvicinato la Sanni, l'ha fatta salire in auto e l'ha poi fermata. Successivamente i militari hanno rintracciato e bloccato la Omorogieva che gestiva le attività e pretendeva dalla ragazza, oltre a tutti i proventi dell'attività di prostituta, anche una somma per "l'affitto" della strada. Le due, con regolare permesso di soggiorno, compivano anche riti vudù per far desistere la ragazza dalla fuga. Per ottenere la libertà la giovane nigieriana avrebbe dovuto versare 35.000 euro alla Omorogieva, e sembra che ne avesse già pagati 11.000. All'interno dell'appartamento in cui alloggiavano è stata poi scoperta una terza africana, risultata già espulsa dall'Italia. Nel corso della perquisizione sono stati inoltre rinvenuti profilattici, molti abiti da donna, prova che erano diverse le ragazze sfruttate, e il materiale per compiere riti vudù. Le due nigeriane sono state sottoposte a fermo e condotte nel carcere di Villa Fastiggi a Pesaro, mentre la clandestina si trova a disposizione dei carabinieri in attesa del processo per direttissima. La ventitreenne, infine, è stata affidata ad un'associazione Onlus che si prenderà cura di lei.