Incendi, la risposta della Comunità montana

Incendi, la risposta della Comunità montana

Continuano le perlustrazioni con l'aereomobile di base a Cingoli

IN AZIONE UN MEZZO DELLA FORESTALECinque nuovi eliporti ormai in consegna, dieci ulteriori siti già individuati, la base di Cingoli già attiva per garantire il servizio antincendio e di primo soccorso in tutta la regione: così le Comunità Montane delle Marche stanno combattendo contro gli incendi, che anche quest’anno hanno distrutto decine d’ettari di bosco, minacciato centri urbani, danneggiato molte attività produttive.
“Purtroppo il fenomeno è puntuale – sottolinea la presidente dell’Uncem Marche Maria Assunta Paci –, e noi cerchiamo di fare il massimo in collaborazione con la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, la Guardia Forestale. Fortunatamente il gruppo di lavoro è molto unito, e i risultati ci sono. Ma certo non si può parlare dei problemi delle montagne solo quando dilagano gli incendi o abbonda la neve: la cura del territorio deve essere costante. Ecco perché l’ipotesi di legge che vuole demolire le Comunità Montane è un vero disastro: sacrificando enti minori (e poco visibili) come il nostro, la politica romana vuole apparire parsimoniosa, ma in realtà si finisce per danneggiare strutturalmente il territorio. Speriamo che i ministri Lanzillotta e Santagata se ne rendano conto, chiediamo a tutti gli amministratori locali di attivarsi per sensibilizzare l’opinione pubblica a tutti i livelli sul tema”.
Intanto l’aeromobile di base a Cingoli, l’unico a servizio esclusivo delle Marche, continua perlustrazioni e missioni nei boschi che bruciano, da nord a sud, dalle prime luci dell’alba fino al tramonto. Alla Protezione Civile sperano di poter avere presto un secondo mezzo, ma intanto buone notizie arrivano dalla Comunità Montane: “Abbiamo cinque nuovi eliporti quasi pronti da consegnare – spiega Paci -: Pesaro, Castelraimondo, San Ginesio, Amandola e Cagli. Altre località sono state individuate e contiamo di avviare presto progetti e appalti, da Camerino a Pergola, da Civitanova ad Arquata del Tronto. Queste aree avranno tutti i dispositivi necessari per il decollo e l’atterraggio degli elicotteri, diurno e notturno, oltre a strumenti specifici per combattere gli incendi (vasche di deposito, punti di raccolta per imbarcare personale da trasportare sul fronte del fuoco, etc). Da sottolineare come questa rete di appoggio sia a totale disponibilità del sistema d’emergenza, sia per disastri naturali (terremoti, frane, allagamenti), sia per interventi sanitari (trasporto urgente malati, trasferimento di organi per trapianti). Quindi anche in questo caso stiamo attivando un vero investimento sul territorio, a disposizione di tutti i cittadini marchigiani. Contiamo di avere adeguate energie economiche per continuare a lavorare bene, puntando naturalmente sulla collaborazione di tutti gli enti locali, che ci sono di grande aiuto”.