Nel corso degli ultimi giorni, alcuni manifesti della candidata alle elezioni regionali Francesca Pantaloni, affissi nei comuni dell’entroterra, sono stati visibilmente danneggiati. Volti strappati, slogan coperti, simboli graffiati.
Francesca Pantaloni ha scelto di non rispondere con polemica, ma con un gesto simbolico: trasformare quello strappo in una narrazione di cura.
«Una politica a misura di territorio – spiega Pantaloni – non ha paura degli strappi perchè ogni strappo può diventare cucitura. Non mi interessa reagire con rabbia: preferisco rispondere così: non nascondendo la ferita, ma mostrandola. Perché la politica che vogliamo fare parte proprio da lì: da ciò che è fragile, ma non si arrende”»
Dalla foto del manifesto strappato nasce così una campagna che ribalta il gesto vandalico in una risposta creativa. Al posto delle lacerazioni, cuori e fiori che emergono da un cartone strappato: simboli di una politica che non si impone, ma che accoglie e resiste con dolcezza.