Reflexe, dipendenti davanti al tribunale

Reflexe, dipendenti davanti al tribunale

I risultati dell'udienza sono attesi per la tarda serata

L'edificio, per sicurezza, è presidiato da decine di agenti di polizia, in attesa dell'udienza civile che avrebbe dovuto confermare il sequestro di 10 milioni di euro presso la sede olandese della holding Dijkmans Shoene Bv, accusata di non aver rispettato l'accordo con l'azienda civitanovese per la fornitura di decine di migliaia di paia di scarpe. Senza questa commessa, la Reflexe è stata messa alle corde. Tra l'altro, si trova scoperta finanziariamente nei confronti di fornitori e banche. In questi giorni tuttavia i 60 dipendenti di Civitanova e i 600 nello stabilimento in Romania continuano a lavorare per conto di clienti (e noti marchi) italiani. La conferma del sequestro dei beni in Olanda, che ha avuto l'avallo del Tribunale di Amsterdam, ma contro il quale si è opposta la holding olandese, è fondamentale per l'esistenza stessa dell'azienda civitanovese. E' per questo che in mattinata i lavoratori, per la maggior parte donne, issavano cartelli con su scritto 'Reflexe sedotta e abbandonata', 'Dove e' finita la grande famiglia? 670 piccole famiglie attendono una rispostà, 'Contro la tirannia delle holding 670 dipendenti a rischio chiedono giustizia'. I risultati dell'udienza sono attesi per la tarda serata.

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