Crisi idrica, rischio calamità naturale

Crisi idrica, rischio calamità naturale

Le due emergenze che attanagliano il territorio hanno aperto la seduta del consiglio provinciale

Le due emergenze che attanagliano il territorio hanno aperto la seduta del consiglio provinciale di lunedì mattina, l’ultima prima delle ferie estive.
«Vista la gravità della situazione stiamo valutando l’opportunità di richiedere alla Regione lo stato di calamità naturale, che riguarda l’agricoltura, e di emergenza, legata alla cittadinanza e alle infrastrutture» ha scandito il presidente Palmiro Ucchielli.
«I due fronti sono comunque sotto controllo - ha precisato -, restano ancora focolai a Piobbico, Frontone, Cagli e Acqualagna mentre le cose stanno migliorando a Borgo Pace e Lamoli. Per quanto riguarda invece la siccità, si sono intensificati i controlli per il rispetto delle ordinanze dei Comuni e della Provincia, abbiamo cercato di garantire i deflussi minimi per la vita dei corsi d’acqua ed è stato creato un gruppo di emergenza, una sorta di task force per fronteggiare la crisi».
Sull’argomento è intervenuta anche la capogruppo di An Elisabetta Foschi per chiedere una «riflessione approfondita sulla gestione da parte delle Amministrazioni delle risorse idriche e la convocazione urgente di un consiglio monotematico sull’acqua».
Il dibattito si è quindi concentrato sulla polemica legata allo “scorporo” del servizio idrico dalla società unica dei servizi.
Altro argomento bollente… i controlli sulle caldaie. Al termine della discussione, partita con un ordine del giorno di Elisabetta Foschi sull’affidamento alla ditta Itagas della revisione degli impianti termici, il consiglio ha unificato i punti di vista (per iniziativa del presidente Ucchielli) approvando all’unanimità un documento che chiede alla giunta e al consiglio della Regione di eliminare i controlli a campione, dando la possibilità alle famiglie di autocertificare senza alcuna spesa la necessaria manutenzione per tenere sotto controllo le emissioni in atmosfera.
L’assemblea di viale Gramsci si è conclusa con l’approvazione degli indirizzi in base ai quali predisporre il prossimo bilancio di previsione (monitoraggio delle risorse, ricerca di finanziamenti esterni, stabilizzazione delle spese correnti, potenziamento della rete a banda larga sul territorio) e la destinazione dell’avanzo di amministrazione 2006.