L'uomo non era consapevole che l'ex fidanzata non volesse avere un rapporto
I giudici hanno accolto la tesi difensiva che sosteneva l'assenza nell'imputato della consapevolezza che la ragazza non volesse avere il rapporto. In sostanza il ventottenne - residente ad Ancona, ma originario di fuori regione, difeso dall'avvocato Alessandro Scaloni - era convinto di non aver forzato l'ex fiamma ad avere il primo rapporto sessuale nell'auto di lui in una zona buia del porto. Tesi opposta sosteneva la parte civile, assistita dall'avvocato Giampaolo Cosimi, che poi ha ritirato la propria costituzione al processo dopo aver raggiunto una transazione con la difesa. Al termine del dibattimento il collegio di giudici, presieduto da Mario Vincenzo D'Aprile, ha ritenuto di scagionare l'imputato per mancanza dell'elemento psicologico della consapevolezza di aver compiuto l'atto contro la volontà della ragazza.