Il Tar del Lazio gli ha dato ragione e può sperare nell'agognato contratto
Il professore, che insegna francese in una scuola media di Macerata, ha svolto tutta la sua attività da precario. Poi, raggiunti i 65 anni, è stato mandato in pensione sempre come 'precario'. L'Ufficio scolastico provinciale, infatti, come per altri casi, aveva applicato il regolamento previsto del Decreto dirigenziale del ministero della Pubblica istruzione del 16 marzo scorso, e cioé lo aveva escluso dalle graduatorie in quanto aveva superato i 65 anni.
L'insegnante, però, come rivela oggi il Resto del Carlino, non ha sopportato la beffa e si è rivolto prima allo Snals e quindi all'avv. Ricotta, che ha fatto ricorso al Tar del Lazio contro il decreto del ministero chiedendo l'applicazione della legge n. 160 del 1955, ancora in vigore, che consente l'accesso alle supplenze ai docenti non di ruolo fino a 70 anni di età. Il Tar del Lazio gli ha dato ragione ed ora l'insegnante dovrà essere inserito nelle graduatorie permanenti. E fortuna vuole che ci siano ancora due posti disponibili per le assunzioni a tempo indeterminato.