Il nostro lettore risponde (velatamente) a Leonardo Chittarini dei Ds
Trasformare una palese inadeguatezza nella gestione dell'evento in una questione politica è semplicemente demenziale.
Nei sestieri si svolgono regolari elezioni e se qualcuno ambisce a qualcosa può tranquillamente farsi avanti.
Dubito infine fortemente che minacciare di togliere i contributi regionali in cambio della cessazione di presunte incompatibilità non previste allo stato da alcuna norma sia di corretto profilo deontologico.
La mia solidarietà va a Luigi Lattanzi ingiustamente criticato, di cui non condivido i colori del giallo e del blu e di cui rimango avversario sportivo, per gli attacchi fomentati in maniera pedestre da parti a lui avverse politicamente e che della quntana se ne sono sempre fregate per assenza di qualsiasi passione.
La competizione sportiva e cavalleresca è qualcosa di molto diverso dalla politica.
Certo mi immagino la gestione partitica che la sinistra vorrebbe della quintana: magari poremo sotituire il manifesto storico con antonio orlini con la foto di qualche dittatore.
Allora sì che la manifestazione diverrebbe un torneo fittizio.
Stà di fatto che la quintana di luglio è stata un disastro e da un punto di vista sportivo non perdono ad alcuno la messa a punto del campo che ha danneggiato i colori del rosso e del nero.
Ma oltre non si può andare perché si supera la dignità delle persone.
Ma forse è meglio inaugurare venti volte il sottopassaggio di croce di casale per essere degli illuminati amministratori oppure schierarsi apertamente con Fermo nella suddivisione dei beni della provincia.
Ma di questo non si può parlare perché la sinistra ha sempre ragione come in tema di pensioni e di tasse e di tutte le altre ridicolate messe in piedi in un anno e mezzo di governo.