Ridicolo il regolamento, ridicoli i comandi dati ai cavalieri, ridicola la gestione degli eventi avvenuta sul campo, ridicole le condizioni del campo.
Ciò che è accaduto al campo di gara non è degno di una manifestazione che aspirerebbe a rivaleggiare con eventi di tradizione e rilevanza nazionale analoghi.
Il campo di gara è stato trattato in maniera assolutamente impropria con problemi a tutte le cavalcature tranne una.
Tra l'altro la circostanza, obiettivamente anomala, merita il giusto approfondimento fermo restando che la buona fede va presunta ed, evidentemente, almeno una cavalcatura ha avuto un approccio migliore sul campo pesante.
Sta difatto che vi è stato un oggettivo condizionamento delle tornate in quanto cavalli che normalmente girano tra i 54 ed i 55 giravano tra i 57 ed i 58 ed anche questo è un fatto checché se ne dica e non vi era motivo di ridurre il campo in quelle condizioni quando lo scorso anno vi era stata un preparazione assolutamente adeguata che ha permesso anche il record della pista.
Lo scenario dei giudici è apparso totalmente inadeguato tra chiamate non regolari, adozione di rimedi invetati ed omissione di valutazione di ulteriori eventi rilevanti (consegna della lancia).
Il tutto condito da una assoluta insufficienza regolamentare che ha condotto le autorità a pronunciamenti creativi del tutto avulsi da qualsiasi contesto scritto.
Fossimo stati in materia di common low il precedente fa giurisprudenza e "la regina non ha mai torto" ma siccome siamo alla quintana di ascoli è permesso dubitare sia dell'adeguatezza del regolamento sia della imparzialità e dell'adeguatezza dei giudizi sia soprattutto dell'innato senso del rinvio del magnifico messere secondo nella storia per il mancato giudizio solo a Quinto Fabio Massimo (cunctator) il temporeggiatore.
Agli amici di Porta Solestà alcuni dei quali non hanno gradito il mio intervento conoscitivo preso le magistrature superiori dico che prima di esprimere giudizi definitivi è bene studiare serenamente carte e norme e soprattutto occorre domandarsi, anche in questo caso serenamente, cosa sarebbe accaduto a parti invertite.
Qualsiasi decisione va presa nell'interesse del rispetto delle regole e non nell'interesse all'esito provvisorio della gara.
Ho suggerito la sospensione della gara prima dell'ultima tornata quando ancora non esistevano punteggi più o meno definitivi in quanto nessun giudice aveva più la minima cognizione della gestione del regolamento.
La prova dell'assoluto caos gestionale la si è avuta in forma più chiara con la mancata designazione del vincitore fatto che ha scaldato ancora di più gli animi il che tra l'altro conferma che la sospensione della gara non sarebbe stata una soluzione priva di buon senso in attesa di approfondire il regolamento.
credo sia opportuna una meditazione complessiva su tutta la vicenda.