Il
Comune di Ascoli Piceno, in collaborazione con il Consiglio regionale
delle Marche, organizza per venerdì 16 giugno alle ore 16.30 presso il
Teatro Filarmonici “I Piceni nelle Marche”, un evento di caratura
nazionale per la presentazione dei due tomi “Archeologia Picena”, una
pubblicazione della Direzione Regionale dei Musei delle Marche, che
raccoglie i risultati scientifici emersi dalle ultime ricerche sul
Popolo dei Piceni. Dopo 23 anni dalla mostra “Piceni Popolo d'Europa”,
che, sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, dal 1999
al 2001 fece tappa a Francoforte, Ascoli Piceno, Teramo, Chieti e Roma,
siamo di fronte a rilevanti novità sulla civiltà Picena. Tra gli sponsor
istituzionali c'è anche la Fondazione Carisap che sul tema del Popolo
dei Piceni si è mostrata subito protagonista finanziando con il
Masterplan Terremoto del 2016 la realizzazione di Picenworld Museum:
l'archeologia e la storia narrata con le nuove tecnologie. Il
fantasma piceno del quale parlava Massimo Pallottino negli anni
Settanta si sta sempre di più materializzando: con queste ultime
ricerche il Popolo dei Piceni, la civiltà picena, prendono sempre più
corpo e nel corso di questo evento culturale se ne potranno percepire
meglio i lineamenti.
Dopo
i saluti istituzionali avrà luogo una tavolIngresso gratuitoa rotonda governata da
Nicola Mastronardi, scrittore di romanzi storici del mondo italico,
giornalista e autore Rai, membro dell'Accademia dei Georgofili, che
"provocherà" sulle ultime ricerche picene i due curatori di Archeologia
Picena: Alessandro Naso, Direttore della Scuola di Specializzazione in
Beni Archeologici dell'Università Federico II di Napoli, Ordinario di
etruscologia e antichità italiche e Nicoletta Frapiccini, della
Direzione regionale Musei delle Marche, direttore dell'Antiquarium
Statale di Numana, oltre ad essere stata per molti anni direttrice del
Museo Archeologico Nazionale di Ancona.
All'inseguimento
dei meandri della nostra nobile identità, l'aspetto che si vuole
accentuare di questo incontro è nell'intento di coniugare il rigore dei
dati scientifici con la divulgazione nei confronti di un pubblico più
vasto. E per questo obiettivo si è scelto di intraprendere una via,
sotto certi aspetti critica, fuori da schemi noti all'archeologia. Per
la prima volta si azzarda un'attività artistica stimolata da un reperto
piceno in bronzo dal titolo "Danza di guerrieri Piceni intorno al
totem", momento per il quale è stata coinvolta l'associazione ascolana
Miniera delle Arti. Sono
sponsor dell'iniziativa Fainplast Compounds, Gruppo Sabelli,
Investitalia Progetti, NextLab, Velenosi Vini, Opera Cooperativa Sociale
Onlus, Rinascita Informatica e Ciannavei.