L’eccellenza c’è nella sanità ascolana?

L’eccellenza c’è nella sanità ascolana?

«Continua a non dare risposte idonee e tempestive alla popolazione»

Una sanità che vuole essere d’eccellenza e che continua a non dare risposte idonee e tempestive alla popolazione: liste d’attesa che rimangono ancora oggi troppo nutrite, creando difficoltà soprattutto agli anziani; strutture residenziali per non autosufficienti (esempio R.S.A. Luciani) in cui, troppo spesso, si riscontra una carenza dei livelli di assistenza, oltre alla mancanza di attività riabilitataiva.
Si apprende dalla stampa che il piano Regionale mette a disposizione diversi milioni di euro, spendibili subito sul versante di una progettualità che dovrebbe limitare l’esodo passivo dei pazienti fuori regione; lo SPI-CGIL (Sindacato Pensionati Italiani di Ascoli Piceno) ritiene che le risorse economiche dovrebbero essere investite per dare una assistenza maggiore e più adeguata nel territtorio partendo, ad esempio, dall’inalzamento dei LEA (Livelli minimi di Assistenza) nelle Case di Riposo, cominciando dal Luciani per poi arrivare ad Acquasanta Terme (Struttura non ancora operante per mancanza di personale). Questi ed altri argomenti sono oggetto delle continue richieste d’incontri, ancora non soddisfatte dalla Dirigenza della sanità locale».