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Marche ed Albania insieme nel progetto Anconapaco
Kertusha: «Le Marche potranno trovare in noi un partner serio e preparato»
Questo è secondo le parole dell’assessore regionale all’Ambiente, Marco Amagliani, ANCONAPACO, i cui risultati sono stati illustrati oggi nel corso di un convegno.
ANCONAPACO è l’acronimo di Analisi delle Condizioni Naturali e Paesaggistiche dell’Area Costiera. Un’esperienza condotta dal 2004 al 2007 dalla Regione Marche (Assessorato Ambiente - Informazioni Territoriali e Beni Paesaggistici) nell'ambito del Programma Interreg IIIA - Transfrontaliero Adriatico, con la partecipazione della Regione di Durazzo (Albania) in qualità di partner straniero.
Al convegno era presente una delegazione albanese guidata dal Seid Kertusha, presidente della Regione di Durazzo. «La Regione Marche – ha detto Kertusha – e quella di Durazzo hanno condotto insieme numerosi progetti e altri ne seguiranno nel tempo. Nella nostra regione le Marche potranno trovare un partner serio e qualitativamente preparato. In Albania, il Governo nazionale sta sviluppando il processo di decentralizzazione sulla base degli standard indicati dal Consiglio Europeo. Come Regione di Durazzo noi puntiamo a uno sviluppo nei settori del turismo, della pesca, dell’agricoltura, dell’artigianato e dei trasporti».
Numerosi dunque i settori in cui si possono tessere relazioni con questo Paese dell’altra sponda dell’Adriatico. Anche l’assessore Amagliani, intervenuto ai lavori del convegno, crede nello sviluppo delle relazioni tra i due Paesi e tra la Regione Marche e quella di Durazzo nello specifico. «Penso che sia questo il modo di procedere – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente – I confini di una regione sono troppo stretti per poter agire da soli. E’ necessario che ognuno metta a disposizione le proprie conoscenze per far sì che le distanze che esistono si assottiglino sempre di più, così come i pregiudizi». Il progetto ANCONAPACO affronta temi legati al territorio e al paesaggio; in particolare, adotta un approccio al paesaggio cercando di trattare congiuntamente le componenti ambientali, sociali, economiche, del governo del territorio, utilizzando, appunto, anche tecnologie avanzate; allo stesso tempo, adotta una prospettiva comparativa per innescare processi di apprendimento reciproco e la possibilità di trasferire buone pratiche tra Italia e Albania.
«La cura e l’attenzione del proprio paesaggio e territorio – ha affermato Amagliani – sono in grado di determinare la vita dei cittadini. Le Marche sono ancora una regione tranquilla, dove c’è ancora spazio per le realtà di piccole dimensioni. Però abbiamo ancora molto da imparare e per questo è necessario il confronto con le altre civiltà al di là dell’Adriatico. Sviluppo sostenibile e compatibilità ambientale possono procedere insieme a patto che il concetto di sviluppo sostenibile sia rivisto in chiave di maggiore attenzione alla cura e armonia del territorio».