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Processo al rom, una ragazza gli grida ti voglio bene
«Ho sentito di farlo Marco è un mio amico da tempo e gli voglio bene davvero»
Sono queste le parole della ragazza ascolana che ieri durante il processo, che vede imputato Marco Ahmetovic, ha urlato la sua solidarietà. Il 23 aprile scorso nell'incidente provocato dal rom, morirono quattro giovanissimi: Eleonora Allevi, Danilo Traini, Alex Luciani e Davide Corradetti.
La ventenne, commessa in un esercizio commerciale, durante l'udienza celebrata ieri nel Tribunale di Ascoli ha sostenuto l'investitore, urlando «Ti voglio bene Marco», mentre parenti e amici dei quattro ragazzi morti insultavano e minacciavano il giovane.
«Ho sentito di farlo - spiega - Marco è un mio amico da tempo e gli voglio bene davvero. Perché allora mi hanno aggredita e costretta ad andarmene scortata dai carabinieri? Perché sono venuti nel negozio dove lavoro a fissarmi? Proprio non capisco».
Il rom è accusato per aver aver investito e ucciso i quattro ragazzi, ferendone un altro, mentre guidava ubriaco un furgone. «E' stato un incidente, un maledetto incidente e sono convinta che lui stia soffrendo per quello che è successo. Ma accanirsi contro di lui non serve a niente. Io continuerò a sostenerlo - assicura la ragazza - perché è mio amico e spero che questo venga capito anche dai familiari dei quattro ragazzi. Spero non venga più nessuno a minacciarmi ed aggredirmi ancora. Non è giusto».