Lo smercio avveniva prevalentemente nell'alto maceratese
Lo smercio avveniva nell'alto maceratese ma interessava anche alcune zone della vicina Umbria, e delle province di Ancona e di Fermo. Ora le indagini proseguono per far luce sulla provenienza della cocaina, anche se i sospetti si concentrano su un canale diretto con l'Albania. Gli arrestati sono Cristian Possanzini (29 anni) gli albanesi Gridit Dervishi (22 anni , noto nell'ambiente come Gigio) e Rrahim Lami (22 anni), Marco Eusebi (29 anni), Moreno Zagaglia (44 anni), Gionata Orsini (27 anni), Massimo Sparvoli (35 anni), tutti residenti a San Severino. Altri cinque arresti erano stati eseguiti, in flagranza di reato, nei mesi scorsi. Nel novembre dello scorso anno erano stati arrestati due pusher trovati in possesso di 150 grammi di cocaina. In aprile erano finiti in manette tre incensurati, che avevano in casa altra coca e strumenti per il confezionamento delle dosi. Tre giovani invece erano stati denunciati a piede libero. Notevole lo spiegamento di uomini (50 carabinieri) e mezzi (anche un elicottero) impiegati nell'operazione. Secondo gli investigatori, i capi dell'organizzazione erano Possanzini e Dervishi. Erano loro a impartire ordini e disporre i pagamenti, sia attraverso telefonate in codice, sia via sms: una volta intercettati, i carabinieri hanno ricostruire l'organigramma della banda. Al termine dell'operazione sono stati sequestrati una piccola quantità di hascisc, 7.500 euro in contanti e assegni, tre bilancini di precisione, materiale per confezionare le dosi e 100 fiale di sostanze anabolizzanti (testosterone), probabilmente destinate a culturisti.