Sielnzi: «Abbiamo portato a temine un lavoro complesso»
Pronunciandosi quindi sulle controdeduzioni proposte dal Comune alle prescrizioni impartite un anno fa. A fine giugno del 2006, infatti, la Provincia di Macerata – che per istruire il Prg del Comune di Civitanova aveva appositamente costituito un’équipe di tre architetti all’interno del proprio settore Urbanistica – si era pronunciata sullo strumento urbanistico con una serie di indicazioni, tenuto conto degli oltre 1.500 punti di osservazioni presentati da cittadini, aziende ed associazioni.
In questo anno trascorso il Comune ha riconsiderato il Piano e negli ultimi 120 giorni (l’Amministrazione comunale il 7 marzo aveva restituito gli atti) la Provincia ha riesaminato l’elaborato deliberando l’approvazione definitiva.
«Abbiamo portato a temine un lavoro complesso che contribuisce a risolvere situazioni urbanistiche attese dalla comunità civitanovese» - ha detto il presidente della Provincia, Giulio Silenzi, il quale sottolinea come il nuovo Prg giunga finalmente a conclusione. «Le stesse prescrizioni della Provincia sono state finalizzate a garantire migliori standard urbanistici ed una più alta qualità dell’assetto complessivo di Civitanova Marche».
In sede di controdeduzioni il Consiglio comunale aveva deliberato di adeguarsi alle prescrizioni provinciali per 465 casi su un totale di 934, mentre aveva controdedotto per i restanti 469, che contenevano 873 richieste di variazione.
Gli organi tecnici della Provincia hanno esaminato quest’ultimo complesso di determinazioni, attenendosi ai criteri di verifica della legittimità e conformità con le norme. Da questo esame è scaturita una proposta, interamente recepita dalla Giunta provinciale, che conferma in larga misura le valutazioni del Comune, in quanto i casi convergenti rappresentano circa il 76% del totale.
Per i casi nei quali la Provincia si è pronunciata in maniera diversa dal Comune le motivazioni sono tutte esclusivamente tecniche, per la maggior parte derivanti dal fatto che la deliberazione del Comune aveva illegittimamente introdotto nuovi contenuti pianificatori in violazione delle procedure dettate dalla normativa vigente. Tra questi casi rientra anche l’area “Ceccotti”, per la quale è stato disposto lo stralcio delle previsioni inserite nella variante al Prg, anche in considerazione del fatto che le stesse non definivano in modo chiaro le possibilità edificatorie dell’area.
In questo modo viene restituita al Comune la potestà di disciplinare in modo corretto l’assetto urbanistico di questa come di altre aree, evitando l’insorgere di nuovi perniciosi contenziosi, giusto il principio, più volte affermato dalla giurisprudenza, secondo il quale l’intervento della Provincia non può sostituirsi alla competenza primaria del Comune e lo stralcio va interpretato come atto di cooperazione tra due enti. A conferma di ciò, la Giunta provinciale ha ribadito la possibilità da parte del Comune di presentare, attraverso corrette procedure e coerenti previsioni, anche con l’ausilio degli uffici della Provincia che sono a disposizione per collaborare, la disciplina che più ritiene coerente con la propria idea di sviluppo della città.