Ascoli, la città più cara delle Marche

Ascoli, la città più cara delle Marche

Il nostro comune è quello dove si sono avuti gli incrementi maggiori con 131 euro

Questa indagine è estremamente importante poichè permette una riflessione sui redditi dei lavoratori e dei pensionati che debbono essere tutelati a tutto  campo cioè sia a livello centrale con il Governo, sia a livello locale con entri, comuni e province.
495,20 euro è quanto versano quest’anno le famiglie italiane di lavoratori dipendenti ai comuni per le addizionali IRPEF, l’ICI e la tassa sui rifiuti con un incremento del 17,2% pari a 72,75 euro sull’anno 2006.
I dati sono riferiti ad una famiglia composta da due lavoratori dipendenti con due figli a carico, una abitazione di proprietà di 80 mq. (media catastale immobili A/2 e A/3) con un reddito lordo annuo di 36.000 euro (21.000+15.000) ed un reddito ISEE di euro 17.812.
La media ICI nazionale è di 136 euro e quella della tassa sui rifiuti di 189,70, 169,50 euro per le addizionali comunali.
Il comune di Ascoli Piceno è quello dove si sono avuti gli incrementi maggiori con 131,00 euro (quasi il doppio della media nazionale), seguita da Macerata. Nel 2007 solo Pesaro ha aumentato l’aliquota della prima casa (+0,3 aumentando però la detrazione di 13 euro).
Circa la Tassa sui rifiuti (TARSU) il versamento medio nazionale risulta pari a  189,70 euro pari ad euro 2,37 al mq. Con un incremento del 3,3% sul 2006. Nelle Marche Macerata è quella che ha avuto gli aumenti più consistenti mentre Ascoli ed Ancona non hanno subito alcun aumento.
La Segreteria della UIL Pensionati di Ascoli Piceno evidenzia come l’allarme lanciato alcuni mesi fa in occasione della discussione della legge finanziaria 2007 sui rischi possibili di una forte impennata della tassazione locale era cosa fondata. Da una manovra economica che avrebbe dovuto restituire al lavoro dipendente ed ai pensionati ciò che era stato perso in termini di ricchezza negli anni precedenti a causa dell’aumento ingiustificato dei prezzi siamo giunti ad un aumento medio di 72 euro a famiglia.
Siamo sconcertati per la sottovalutazione sia da parte del Governo centrale sia di quelli locali degli effetti sui redditi dei cittadini. Occorrerebbe una seria politica selettiva per fornire reali detrazioni agli aventi diritto ed una oculata riduzione dei costi della politica al fien di salvaguardare le famiglie italiane.