Michele Franchi: "Riportare famiglie ad Arquata, visto che ce ne sono ancora quasi 1.800 lontane".
Arquata - Il sindaco di Arquata Michele Franchi auspica che "la ricostruzione abbia un'accelerazione" e per questo chiede "uno sforzo alle imprese e ai professionisti affinché non rinuncino a lavorare nelle zone terremotate, preferendo magari siti meno complicati". Il primo cittadino riconosce che "qualche risultato comincia a vedersi nell'ambito della ricostruzione ma c'è ancora tanto da fare e soprattutto c'è da imprimere una velocità maggiore perché fin qui è stato tutto molto, troppo, lento".
I sistemi di sicurezza con cui verrà ricostruita Arquata capoluogo sono innovativi, ma è importante anche guardare alle frazioni. "C'è da lavorare molto sui sottoservizi, il sistema fognario per esempio - ricorda Franchi - così da permettere il rientro nelle case degli arquatani che sono ancora nelle casette Sae o in altre città".
Riportare famiglie ad Arquata, visto che ce ne sono ancora quasi 1.800 lontane, è infatti la grande sfida, come anche quella di rilanciare il turismo. "Completare gli interventi a Tufo e Trisungo potrebbe permettere la realizzazione di qualche struttura ricettiva come i b&b" conclude Franchi.