Secondo l'associazione ambientalista terrebbe conto esclusivamente delle 'pressioni'
«Cave sotterranee nel territorio del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, escavazione di argille e aggregati argillosi e sabbiosi nel grande ventre delle Marche, le strade di accesso, i cantieri, i piazzali di manovra esenti dal Piano Paesistico Ambientale Regionale. Peggio di così non si potrebbe fare" commenta l'organizzazione ambientalista "quasi all'unanimità, salvo tre consiglieri (Binci, D'Anna e Altomeni)». Il Wwf - ricorda un comunicato - aveva già espresso in varie occasioni «il dissenso totale a questa legge, perché ciò comporta uno stravolgimento definitivo e insanabile nei Parchi e per quanto riguarda l'escavazione delle argille e la libertà di ampliamento dei cantieri delle cave. Questa nuova legge regionale sulle cave - si legge ancora - tiene conto esclusivamente delle 'pressioni', che guarda caso vengono solo da coloro che hanno interesse ad allargare le maglie delle normative per scavare anche nel sottosuolo: il consiglio Regionale modifica la legge sulle cave senza assolutamente tenere conto di nessun altro. Pur non nutrendo alcuna preferenza politica - conclude il Wwf - ci appare tuttavia assai grave che questo consiglio Regionale abbia votato una legge così. Ci meravigliamo di coloro che spesso ricercano un facile consenso politico innalzando la bandiera della difesa della natura. Il Wwf Italia promuoverà tutte le azioni possibili, anche legali, su questo atto e su quelli precedenti e conseguenti».