Federico García Lorca, prima di essere poeta, fu musicista. Il rapporto con la musica iniziò da bambino e continuò durante l'adolescenza, attraverso gli studi pianistici. Un momento chiave per la vita musicale di Federico fu l'incontro con Manuel de Falla, avvenuto nel 1920: insieme progettarono la trascrizione della musica popolare spagnola del Cante Jondo. Lorca è però conosciuto come poeta e i suoi versi sono sicuramente emblema ed espressione della musicalità tipica della sua formazione e della sua sensibilità.
La cittadinanza è invitata quindi a partecipare a un appuntamento imperdibile: la presentazione di un poemetto semi sconosciuto del grande scrittore spagnolo, “La balada de Caperucita” che di terrà venerdì 29 novembre alle ore 17,30 presso l’aula magna dell’istituto Gaspare Spontini, in via del Trivio, 19.
Si tratta di un titolo rimasto inedito fino al 1994, riscoperto solo da pochi anni, pubblicato di recente da piccole case editrici indipendenti e già esaurito sul mercato, riproposto perciò nella sua veste più autentica e coinvolgente da “Polissena Fiabe e Poesie” di Annalea Vallesi. Una perla di rara bellezza che non può mancare nelle librerie delle nostre case.
Il poema è tradotto in italiano da Fabio Dessole (a sua volta editore a Lodi con il marchio “Arpeggio Libero”). La storia è quella di Cappuccetto Rosso che si perde nel bosco fra creature animali e vegetali che ambiscono ad avere la luce magica dei suoi occhi e vogliono rubargliela. La bambina, per salvarsi, chiede allora di salire in cielo a conoscere i santi del Paradiso e San Francesco sarà la sua guida. È un libro adatto a grandi e piccini: colorato, giocoso, ma anche dai risvolti mistici.
Il pomeriggio sarà allietato da letture selezionate dell’opera, a cura del prof. Paolo R. Maria Aceti (docente di teatro allo Spontini) e da bellissimi intermezzi musicali alla chitarra classica di Francesco Sabatini, allievo del prof. Enrico Antonini. Per la realizzazione del progetto, un ringraziamento va alla direttrice dell’Istituto Musicale Spontini Maria Puca, per la sua sensibilità artistica e per la sua disponibilità umana, e al Comune di Ascoli Piceno che promuove sempre iniziative valide e originali.
L’ingresso è libero.