Costruiamo insieme il futuro dell'Italia – la via marchigiana allo sviluppo

Costruiamo insieme il futuro dell'Italia – la via marchigiana allo sviluppo

Sabato 1° marzo al PalaRiviera di San Benedetto del Tronto.

Un confronto tra esponenti di spicco di Fratelli d’Italia, rappresentanti delle principali associazioni di categoria, docenti universitari ed istituzioni, volto a promuovere lo scambio di idee e approfondire temi cruciali come la finanza e la crescita sostenibile. È quello che si è tenuto al PalaRiviera di San Benedetto del Tronto con l’evento “Costruiamo insieme il futuro dell’Italia – La via marchigiana allo sviluppo”. Un appuntamento promosso dal Dipartimento nazionale Economia di Fratelli d’Italia. I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali del Sindaco di San Benedetto del Tronto, Antonio Spazzafumo. A seguire gli interventi del Consigliere comunale Andrea Traini, capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di San Benedetto, del Coordinatore comunale FDI San Benedetto del Tronto Luigi Cava, del Consigliere regionale Andrea Putzu, responsabile organizzazione FDI Marche, dell’Europarlamentare Carlo Ciccioli, e della Senatrice Elena Leonardi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Marche. L’incontro, moderato dal direttore di Vera Tv Gloria Caioni, è stato l’occasione per mettere in campo idee e strategie concrete per la crescita della regione, puntando su investimenti, innovazione e collaborazione tra pubblico e privato. Ed anche l’opportunità per presentare la visione del Governo Meloni in termini politica economica, le misure adottate e i risultati raggiunti.

Ciò che abbiamo fatto in questi due anni di governo è stato quello di adottare una profonda discontinuità con il passato - ha sottolineato Lucia Albano, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e Finanze -. Abbiamo portato avanti le nostre politiche grazie alla compattezza della nostra maggioranza. Una compattezza che ha contribuito a garantire la stabilità che, a sua volta, ha dato credibilità all’Italia a livello internazionale. Tutto questo è stato possibile perché c’è una visione di governo che fa interventi di sistema e non provvedimenti spot”.

Nel primo panel di discussione del convegno, intitolato “La via italiana alla crescita”, il Consigliere Regionale Andrea Assenti ha inteso rimarcare come la Regione Marche abbia già quattro anni fa abbia perseguito con il governatore Francesco Acquaroli una visione nuova: “È iniziata una nuova storia e i risultati si iniziano a vedere - ha detto Assenti -. È stato svolto un lavoro egregio, soprattutto per quanto riguarda tre aspetti: le infrastrutture, il territorio e la sanità. Aeroporto, porto e Interporto sono vie di comunicazione per troppo tempo negate. Inoltre, è stato introdotto un concetto molto chiaro di territorio puntando sulle capacità di sviluppo delle aree interne. Infine, per quanto riguarda la sanità, dobbiamo capire da dove siamo partiti: abbiamo pensato a più ospedali, abbandonando l’idea dell’ospedale unico. In questa ottica, c’è stata l’implementazione di tre nuovi nosocomi: quello di Pesaro, quello di Macerata e, con l’approvazione del Dip prevista per la prossima settimana, anche di quello di San Benedetto”.

Il dibattito è proseguito con gli interventi di Domenico Lombardi, professore della LUISS School of Government, Stefano Piccaluga, Responsabile Grandi Investimenti Invitalia e del Sen. Guido Castelli, Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016. Il presidente della Commissione Finanze della Camera e responsabile nazionale del Dipartimento Economia e Finanze di FDI, l’On. Marco Osnato ha rivendicato i successi ottenuti dal governo che ha portato avanti una politica in grado di garantire supporto a capacità di azione e sviluppo: “Il primo supporto è stata la Riforma fiscale giunta ormai in via di conclusione - ha detto Osnato -. Il Presidente Meloni, al momento del suo insediamento espresse un concetto molto chiaro: non disturbare chi ha voglia di fare. Questo atteggiamento che ha posto il fisco più vicino alle imprese, ha consentito, evitando metodi coercitivi e non troppo penalizzanti, di recuperare 33,4 miliardi di euro e ha visto aumentare anche i versamenti diretti. Un Fisco più vicino ai contribuenti in grado di attrarre investimenti stranieri. Questa è stata la prima grande svolta del governo Meloni e i risultati si vedono”.

Ad aprire il secondo panel, dal titolo “Finanza e imprese insieme per crescere”, dedicato alle opportunità di collaborazione tra il settore imprenditoriale e il mondo finanziario, è stato Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno, Presidente ANCI Marche e Presidente del Consiglio Nazionale ANCI. “I comuni italiani hanno appaltato 44 miliardi di euro dei fondi del Pnrr - ha detto Fioravanti -. I sindaci sono degli imprenditori che creano sviluppo economico. E se gli imprenditori producono fatturato, i sindaci generano benessere. Noi abbiamo una grande sfida davanti che è quella della filiera istituzionale in grado di proporre un nuovo modello economico pubblico in grado di favorire il benessere sociale”.

Dopo il saluto in videomessaggio da parte di Marco Granelli, presidente nazionale Confartigianato Imprese, il dibattito ha visto poi la partecipazione di Moira Amaranti, presidente di Confartigianato Imprese Marche, Donatella Prampolini, vicepresidente nazionale di Confcommercio, Otello Gregorini, segretario generale CNA, Augusto dell’Erba, presidente di Federcasse-BCC, Ferruccio Ferranti, presidente di Mediocredito Centrale, e Sen. Giorgio Salvitti, della Commissione Finanze del Senato.

È stato il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, a concludere l’incontro rivendicando il frutto del lavoro svolto sin dal momento della sua elezione per rendere le Marche una regione più competitiva e al passo con i tempi. “Di strada ne abbiamo fatta tanta, sono stati quattro anni e mezzo intensi e di soddisfazione - ha sottolineato il Governatore -. Ci siamo impegnati nella concertazione per cercare di far uscire la nostra regione dalla fase di transizione generata dalla gestione precedente e che rappresentava un elemento preoccupante per le 130mila imprese che costituiscono il tessuto produttivo marchigiano. Siamo usciti dalla transizione puntando sulle infrastrutture materiali e digitali; sul cofinanziamento che ci ha permesso di garantire 132 milioni di euro; abbiamo puntato sull’innovazione, sulla formazione incentivando le imprese in settori che riguardano eccellenze globali. A cominciare dalla cantieristica navale per la quale mi auguro si riesca a portare a termine il progetto di organizzare nelle Marche una fiera di livello internazionale”. Il presidente della Regione Marche si è soffermato sulla sanità: “Potrei rivendicare i successi ottenuti evidenziando che sono in crescita i Lea oppure che abbiamo il l’ospedale pubblico migliore d’Italia - ha detto Acquaroli - ma la vera sfida si gioca sulla programmazione. Quella programmazione che è mancata fino ad ora e che ci ha portato in questi ultimi quattro anni a perdere ben 200 medici di medicina generale perché non riusciamo a garantire il turn over di coloro che vanno in pensione. Ma il turn over del 2024 andava programmato nel 2013 e non poteva certo farlo Acquaroli né la Meloni e il ministro Schillaci”.