Lotta alla contraffazione, Civitanova in prima linea

Lotta alla contraffazione, Civitanova in prima linea

Corallini: «La contraffazione procura danni sotto il profilo economico e sociale»

Al vertice convocato a Palazzo Vecchio da Leonardo Domenici, sindaco del capoluogo toscano e presidente dell’Anci, ha partecipato in rappresentanza dell’ente il consigliere comunale Giovanni Corallini (Forza Italia), delegato dal sindaco per la sicurezza.
L’incontro, dal titolo “Le città nella lotta alla contraffazione – Le esperienze e le proposte di lavoro”, ha visto la partecipazione dell’Alto commissario per la lotta alla contraffazione, onorevole Giovanni Kessler. Un tema, quello affrontato, che interessa anche Civitanova, invitata insieme ad altre realtà particolarmente interessate al problema come Bari, Bologna, Foggia, Milano, Napoli, Rimini, Roma, Venezia e Sant’Egidio alla Vibrata.
Dall’incontro sono emerse, come era prevedibile, problematiche comuni, seppure in proporzioni variabili – ha riferito lo stesso Corallini – in base alle dimensioni della domanda. E questo fa sì che, rispetto ad altre realtà, da noi il fenomeno della contraffazione sia ancora circoscritto, seppure da non sottovalutare.
«E’ stata ribadita – dice il delegato comunale alla sicurezza – l’efficacia della sinergia tra forze dell’ordine, Polizia municipale e e le stesse dogane. Una strada già intrapresa e sulla quale continuare a puntare».
«La contraffazione – osserva Corralini - procura danni sotto il profilo economico e sociale ai lavoratori in regola e inoltre non tutela i consumatori per quanto riguarda la qualità dei prodotti. Non dimentichiamo – sottolinea – che acquistando merce contraffatta si finanzia la criminalità organizzata italiana e straniera e che spesso i proventi di queste attività vengono investiti in altre attività illecite. Un fenomeno di fronte al quale è necessario prospettare una campagna di sensibilizzazione».
«Nei prossimi giorni – conclude Corallini – discuteremo degli esiti dell’incontro promosso dall’Anci insieme al sindaco e ai vari assessori, per poi valutare eventuali iniziative da mettere in atto».

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