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La terra ha bisogno di te, convegno sui temi ambientali
Proteste dei comitati di difesa delle valli del Metauro, Cesano e Candigliano
promossa dalla Provincia di Pesaro e Urbino con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Regione, del Comune di Fano e di Legambiente Marche. Un convegno a cui hanno preso parte, protestando silenziosamente con manifesti e poi intervenendo al momento del dibattito, alcuni membri del Coordinamento dei comitati di difesa delle valli del Metauro, Cesano e Candigliano (che hanno diffuso un volantino contro l’assessore regionale Marco Amagliani, il quale avrebbe dovuto intervenire all’appuntamento, poi disdetto per sopraggiunti impegni), la lista civica “La tua Fano” – Udc ed il Comitato di Carrara, guidato da don Giorgini, parroco di San Cesareo di Carrara.
Dopo gli interventi del presidente della Provincia Palmiro Ucchielli (che ha ricordato il riconoscimento assegnato all’ente al Forum PA 2007 per il “Piano triennale di sviluppo ecosostenibile”, evidenziando il ruolo di primo piano attribuito alle questioni ambientali, insieme a politiche giovanili e pari opportunità) e dell’assessore all’Ambiente del Comune di Fano Fabio Gabbianelli (che si è soffermato sul problema dei rifiuti, evidenziando l’importanza di una corretta raccolta differenziata), la parola è passata a due rappresentanti del “Consiglio dei bambini della città di Fano”, i giovanissimi Giacomo e Martina. Stimolati dal moderatore Francesco Petretti, biologo dell’Università di Camerino, conosciuto per la trasmissione Geo&Geo, i piccoli hanno illustrato il “Decalogo dei bambini per essere bravi cittadini” soffermandosi su alcune richieste a sindaco e assessori: ”usare macchine a metano, indire una giornata senz’auto, praticare il car pooling (una sola autovettura per più persone), proteggere le piste ciclabili dalle auto mediante transenne, maggiore manutenzione delle aree verdi, realizzazione di un depliant informativo”. Per poi lasciare la parola al professor Riccardo Valentini, presidente del Comitato per i cambiamenti globali del Cnr. “Oggi - ha detto - la concentrazione di anidride carbonica è superiore agli ultimi 450mila anni ed in corrispondenza è aumentata la temperatura terrestre. Gli impatti sul clima modificheranno anche le coltivazioni, con impatti sull’economia. Per alcune colture, come il grano, si ridurrà la struttura vegetativa e in alcuni territori non sarà più possibile coltivare la vite, come in Toscana e alcune parti della Sardegna. Per quanto riguarda le Marche, esse hanno un 58% di superficie a rischio desertificazione. Bisogna pensare ad adattarci a questo clima che cambia e che abbiamo già alterato: tenere bene le nostre foreste, conservare l’acqua, cominciare a cambiare il sistema agricolo, coltivare in modo sostenibile”. Mario Agostinelli, portavoce del Comitato mondiale energia e clima, ha ammonito: “Se non modifichiamo le nostre scelte sociali e politiche la sopravvivenza stessa è in discussione”, evidenziando come in futuro “utilizzeremo il 20% del Pil per correggere i danni che facciamo”. Pierluigi Gradari, esperto in problemi energetici, ha evidenziato come nelle Marche il consumo di elettricità sia aumentato del 2,5% l’anno, con incremento anche del consumo di gas. “In questa regione i trasporti, come consumo energetico, hanno un’incidenza maggiore rispetto alle altre regioni italiane”. Come sottolineato dal consigliere del ministro Bersani per le tematiche energetiche e ambientali, Gianni Silvestrini, “in questo momento in Italia si stanno realizzando 150 megawat di fotovoltaico”, invitando tutti ad installare un impianto nella propria abitazione. “Se fino allo scorso anno c’erano graduatorie per gli incentivi, da quest’anno tutti potranno usufruire dei contributi”. Ha poi informato che, sempre da quest’anno, “tutte le nuove abitazioni dovranno avere il solare termico e il solare fotovoltaico”, informando anche sul bando del Ministero rivolto alle imprese per gli investimenti in nuove tecnologie.
Quanto alla presenza dei Comitati, il consigliere del ministro ha detto che se da un lato “la spinta dal basso è essenziale per cambiare questo sistema energetico”, dall’altro “bisogna però che i comitati facciano attenzione ad individuare gli obiettivi giusti: se si rifiuta le biomasse, si finirà per lasciare il posto al nucleare”.
A tutti i presenti è stato consegnato dall’Enel un kit con lampadine a basso consumo energetico ed un economizzatore idrico, oltre a depliant informativi.