Corradetti: «Non ho mai detto di non aver lavorato, ma di aver dovuto svolgere attività anomale»
Secondo queste sarei stata pagata dall'Agenzia regionale sanitaria senza neanche lavorare: non ho mai detto di non aver lavorato, ma di aver dovuto svolgere, dal gennaio al marzo del 2005, attività assolutamente anomale, e comunque del tutto estranee al mio contratto». Sono le parole di Cristina Corradetti che ha commentato i resoconti di stampa sulla relazione che l'assessore regionale al personale ha fatto ieri al consiglio a porte chiuse dopo la denuncia dell'ex co. co. co ad AnnoZero su un suo impiego per attività di propaganda elettorale da parte dell'ex assessore ai servizi sociali. «Preciso invece - afferma la Corradetti in una diffusa dal suo legale, l'avv. Stefano Girotti - che dal 15 marzo 2005, quando il Centro per l'infanzia e l'adolescenza dell'Ars ha ripreso a svolgere la sua normale attività, dal lavoro di ricerca che prima mi era stato affidato sono stata relegata a 'supervisionare' un sito web, mansione questa che, come anche ribadito nella lettera inviata dal mio legale all'Ars, ho comunque svolto 'diligentemente', sebbene in un clima di dolorosa ostilità, fino alla scadenza del contratto. Quanto alle retribuzioni corrispostemi per le attività da me svolte da gennaio a marzo 2005 - continua la ex precaria regionale - se la Regione intende richiederle a chi di esse si é avvantaggiato, questo non è un mio problema. Resto quindi serena, poiché quanto da me dichiarato ad annoZero, ed ovviamente smentito dall'indagine interna della Regione, potrà essere agevolmente accertato da parte dell'autorità giudiziarià».