Villa abusiva, indagata la presidente della Provincia

Villa abusiva, indagata la presidente della Provincia

Il pm Paolo Gubinelli ha chiesto al gip di Ancona sei mesi di proroga delle indagini

Ci sarebbe un abuso anche nel Parco del Conero, e per una stradina d'accesso, eseguiti tra gennaio 2003 e novembre 2006. E' l'accusa con la quale la procura di Ancona ha indagato 18 persone, tra cui l'attuale presidente della Provincia e all'epoca assessore all'ambiente Patrizia Casagrande Esposto, dei Ds, e Giancarlo Sagramola, della Margherita, oggi come allora vice presidente della Provincia. Entrambi sono stati chiamati in causa per le funzioni svolte in precedenza come componente e presidente della giunta del Parco.  
Il pm Paolo Gubinelli ha chiesto al gip di Ancona sei mesi di proroga delle indagini, vista la complessità degli accertamenti affidati alla polizia giudiziaria. Nel mirino del pm è finito l'iter dei permessi: il nulla osta concesso dall'ente Parco, il permesso a costruire del Comune di Sirolo e il permesso in sanatoria rilasciato dallo stesso ente per deviare e allargare la stradina che conduce alla villa. Tra gli altri indagati, a vario titsono: Carmine Di Giacomo (sindaco di Camerano), Giuseppe Misiti (sindaco di Sirolo), Nicola Orsini, Maurizio Piazzini, Giuseppe Gambelli, Luca Pirchio, Goffredo Galeazzi, Massimo Belelli, Emanuele Ballerini, Gerardo Mazzoni, Carla Ceci, Vittorio Canori, Alberto Mazza, Francesca Pizzichini, Mario Maraschioni e Marco Zannini.
L'indagine è ancora in corso.   La procura ipotizza la violazione di un vincolo assoluto di edificabilità per realizzare una villa a due piani al posto di un rudere, e di una strada in sostituzione di un sentiero sterrato. In un procedimento a parte, il pm ha contestato ai proprietari (il costruttore Dario Bruni e l'ingegner Alfredo Mancinelli) e agli esecutori dei lavori (Fabio Giardinieri e Annalisa Canuti) i reati di abuso edilizio e deturpamento di bellezze naturali.
Le difese sostengono che il recupero del rudere era consentito dalle norme urbanistiche e che erano stati ottenuti tutti i nulla osta necessari.